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3000 fiori in Arno per la cerimonia di chiusura del Dragon Boat Festival

Redazione
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Oltre 4mila partecipanti hanno portato a Firenze le culture di tutto il mondo, età ed esperienze diverse – da  i 20  agli 80 anni provenienti da 18 Paesi – e tante emozioni, ma un unico messaggio sul tema del tumore al seno: speranza, rinascita, gioco di squadra.

E’ stata questa l’atmosfera dei tre giorni del Festival mondiale 2018 IBCPC Participatory Dragon Boat che ha chiuso i battenti  domenica 8 luglio con la Cerimonia dei Fiori.  

3mila gerbere rosa gettate in Arno da tutti i partecipanti e da 18 Dragon Boat in ricordo delle compagne scomparse accompagnati dalla colonna sonoro da  de Il Gladiatore  Now We Are Free.

Lucia De Ranieri “Il gioco di squadra è sempre vincente, l’impegno e la passione di tante persone, 300 volontari, 120 ambassador, hanno consentito la realizzazione di questo straordinario e unico evento – ha detto Lucia De Ranieri Presidente del Festival – L’intera Città ha abbracciato le oltre 4000 donne ed i loro supporter che si sono riuniti a Firenze per lanciare il messaggio che insieme è possibile affrontare ogni difficoltà, che insieme possiamo sfidare la malattia. Dobbiamo non farci schiacciare dalla paura che inevitabilmente una diagnosi di tumore fa sorgere, ma credere di riuscire a superare la difficile prova senza arrendersi – ha concluso – La sfida è dentro di noi”.

La manifestazione, indetta dall’lnternational Breast Cancer Paddler’s Commission, è stata promossa e organizzata dall’associazione Firenze in Rosa Onlus, è patrocinata dal Ministro per lo Sport e realizzata grazie al determinante contributo della Regione Toscana con il supporto del Comune di Firenze.

L’IBCPC Dragon Boat Festival si svolge ogni quattro anni in destinazioni diverse del mondo e costituisce un evento internazionale partecipativo, senza connotazioni di carattere agonistico, rivolto a squadre di donne, ma anche uomini, operati di tumore al seno (Breast Cancer Survivors), che svolgono la pratica del Dragon Boat come attività riabilitativa post-­‐operatoria. 

Dalla sua istituzione nel 2005, il Festival Mondiale di Dragon Boat delle Donne in Rosa ha toccato Canada, Australia e USA e per la prima volta, coinvolgendo l’Italia, ha avuto luogo nel continente europeo. Per tre giorni Firenze ha fatto da scenario ad una vera e propria “invasione” rosa: l’edizione 2018 ha visto infatti la più alta partecipazione mai avuta nella storia del Festival con la presenza di 120 squadre (circa 4000 persone) in rappresentanza di 18 Paesi.

Dragon Boat FestivalI partecipanti, per la maggior parte donne fra i 20 e gli 80 anni, insieme ai propri accompagnatori, famiglie ed amici, si sono ritrovati nel cuore del Parco delle Cascine per prendere parte alle avvincenti gare di Dragon Boat confrontandosi a colpi di pagaia nelle acque dell’Arno.

Utilizzata da oltre venti anni come strumento riabilitativo per le “donne in rosa” in tutto il mondo, l’attività del Dragon Boat, imbarcazione di origine orientale con testa e coda di drago composta da un equipaggio di 22 persone, costituisce una tipologia di riabilitazione alternativa fuori dagli schemi tradizionali che raccomandavano un limitato uso del braccio dopo l’intervento e che ad oggi coinvolge nella sua pratica decine di migliaia di persone in tutto il mondo.

Firenze in Rosa Onlus, Comitato Organizzatore del Festival, si propone con la realizzazione di questa manifestazione di divulgare e incoraggiare una “cultura” della prevenzione del tumore al seno attraverso la promozione della salute e di corretti stili di vita nonché di favorire la diffusione della disciplina del Dragon Boat all’interno del percorso di riabilitazione psico-fisica dopo il tumore al seno. l’associazione si pone come obiettivo primario quello di promuovere, rafforzare e diffondere la prevenzione, l’auto-­diagnosi e la cura del tumore realizzando iniziative volte a sensibilizzare donne, ma anche uomini, ad informarsi per sottoporsi a controlli periodici.

 

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