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Arrestati 2 ispettori Asl accusati di aver chiesto soldi in cambio di un trattamento di favore

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Due ispettori dell’Asl di Prato sono stati arrestati con l’accusa di concussione. Secondo gli inquirenti, i due ispettori, un uomo e una donna che spesso lavoravano in coppia, chiedevano soldi, per lo più ad aziende cinesI, per ammorbidire i controlli sulla sicurezza, o per evitare le contestazioni. L’uomo avrebbe chiesto dai 500 ai 3 mila euro in cambio di un trattamento di favore. I fatti risalgono tutti allo scorso autunno. I casi di concussione contestati sono cinque.

La guardia di finanza ha arrestato, in esecuzione di misura cautelare, due ispettori della Asl di Prato, un uomo e una donna, accusati di concussione. Si tratta, secondo quanto spiegato in una conferenza stampa, di due tecnici dei controlli per la sicurezza nelle ditte cinesi assunti recentemente per portare avanti il progetto regionale ‘lavoro sicuro’. Sono accusati di aver alleggerito le sanzioni o promesso di omettere controlli in cambio di denaro: alla donna, finita agli arresti domiciliari, sarebbe contestato un solo episodio di richiesta di tangenti, l’uomo avrebbe chiesto dai 500 ai 3.000 euro in cambio di un trattamento di favore. I fatti contestati risalgono all’autunno scorso. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Antonio Sangermano e dal pm Valentina Cosci.

I due ispettori si muovevano anche all’interno del programma regionale ‘Lavoro sicuro’, incentrato proprio sulle condizioni lavorative nelle aziende alle periferie di Prato, Firenze e Pistoia.

L’assessore al Diritto della Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi, ha intanto annunciato una serie di provvedimenti della Giunta Regionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che hanno fatto registrare una mortalità in aumento tra il 2014 e il 2015, con casi passati da 76 a 109. “Abbiamo inserito delle misure che garantiranno di più e meglio, come la rotazione del personale che va a fare i controlli, la valutazione del rischio corruzione all’interno del sistema, la pubblicazione sui siti aziendali delle scelte programmatiche, e altre misure tutte atte a diminuire la corruzione e aumentare la trasparenza”.

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