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Accessibilità e inclusione sociale: al Museo Benozzo Gozzoli entra a sistema il progetto “Museo for All”

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Accessibilità e inclusione sociale: queste le parole chiave alla base di “Museo for All”, entrato a sistema al Museo Benozzo Gozzoli (BeGo) del Comune di Castelfiorentino, con la finalità di rendere l’arte fruibile a molteplici tipologie di pubblico, attraverso percorsi di visita facilitati ed inclusivi. Il progetto, di durata triennale, è reso possibile grazie al supporto della Fondazione CR Firenze con un investimento totale di 300.000 euro, e va ad affiancare ed integrare l’offerta didattica che il Museo offre periodicamente alle scuole di ogni ordine e grado.

‘’Il progetto di valorizzazione e sviluppo dell’accessibilità museale al Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino – ha dichiarato la Responsabile del progetto per Fondazione CR Firenze Letizia Paradiso  appare come la logica prosecuzione dei numerosi interventi della Fondazione CRF a favore di un territorio come l’Empolese Valdelsa, ricco di idee e di impegno culturale”.

Obiettivi raggiunti al termine del primo anno di “Museo for All”: realizzazione del nuovo sito concepito in maniera semplice e intuitiva, consultabile da qualsiasi utente/potenziale visitatore senza barriere, estendendo il concetto di accessibilità anche alla navigazione sul web; coinvolgimento del pubblico non udente con l’ideazione delle Benozzo GozzoLIS, audio-video guide in LIS, complete di sottotitoli e audio distribuite gratuitamente su tablet al desk dell’accoglienza, grazie alle quali è possibile conoscere le opere di Benozzo Gozzoli; con Museo per Tutti, realizzato insieme all’associazione L’abilità onlus e alla Fondazione De Agostini, le persone con disabilità intellettiva e disturbi dello spettro autistico, adulti e bambini, possono godere delle opere del museo di Castelfiorentino grazie ad una speciale guida easy to read ed un percorso educativo permanente; potenziamento di Storie ad Arte, progetto di inclusione sociale e culturale dedicato alle persone anziane con Alzheimer o demenza e per chi se ne prende cura, che dal 2014 fa parte dell’offerta dei servizi educativi e si svolge regolarmente all’interno della programmazione annuale; potenziamento del percorso tattile permanente e inlcusivo per persone non vedenti e ipovedenti, composto da 4 postazioni tattili e audio per l’indagine degli affreschi, arricchito dalle caratteristiche dell’audio-video guida in LIS che fornisce indicazioni sensoriali, suggestioni e sottofondi musicali utili per arricchire di senso i contenuti della visita al museo.

“Museo for All rende sempre più esplicita la missione del BeGo: quella di essere luogo accessibile, accogliente, impegnato attivamente a soddisfare le esigenze dei suoi pubblici e a lavorare per l’inclusione sociale, soprattutto per le persone particolarmente fragili – ha affermato Serena Nocentini, direttore scientifico del BeGo e responsabile del progetto ‘Museo for ALL’ -. Per accessibilità non si intende solo il supporto dato a persone con disabilità, perché è un vero e proprio metodo di lavoro: significa prendersi cura di tutte le persone e saper instaurare attraverso l’unicità del proprio patrimonio, relazioni positive con chiunque entri al Museo Benozzo Gozzoli”. 

Fra gli interventi previsti per i prossimi due anni figurano invece quelli legati al rapporto tra il Museo e il paesaggio circostante, al fine di valorizzare il tratto di Via Francigena (circa 4 km) che conduce al Tabernacolo della Madonna della Tosse, dove Benozzo Gozzoli, nel 1484, aveva realizzato gli affreschi oggi esposti al Museo e dove ancora si possono ammirare le sinopie restaurate. L’ultima fase progettuale sarà, infine, incentrata su un evento espositivo in grado di valorizzare il concetto di “accessibilità” in tutte le sue declinazioni. 

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