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Arresti domiciliari per i genitori di Matteo Renzi con l’accusa di bancarotta e fatture false

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L’articolo del Corriere.it sull’arresto di Tiziano Renzi e della moglie Laura Bovoli

Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono agli arresti domiciliari. Il provvedimento di cattura per i genitori dell’ex premier è stato eseguito dalla Guardia di Finanza per i reati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Entrambi sono accusati di aver provocato «dolosamente» il fallimento di tre cooperative dopo averne svuotato le casse ricavando così in maniera illecita svariati milioni di euro. Sono aziende collegate alla “Eventi 6”, la società di famiglia già finita sotto inchiesta proprio per una gestione allegra e la sparizione di fondi. Con loro è stato arrestato anche Gian Franco Massone, vicepresidente di una delle coop.

Tre cooperative

La clamorosa svolta dell’indagine – condotta dal procuratore Giuseppe Creazzo, dall’aggiunto Luca Turco e dal pubblico ministero Christine Von Borries – era arrivata nell’autunno scorso grazie all’esame della documentazione acquisita presso la “Eventi 6” che portava a tre cooperative: “Delivery”, “Europe service Srl” e “Marmodiv”. Queste ultime due furono perquisite nei mesi scorsi e il materiale sequestrato – libri contabili, fatture, contratti – avrebbe corroborato l’ipotesi accusatoria convincendo i magistrati e chiedere l’arresto dei coniugi Renzi per il timore di inquinamento delle prove, ma anche per la reiterazione del reato. Il giudice ha ritenuto fondato il sospetto secondo cui le cooperative «non hanno alcuna vita sociale, ma vengono costituite soltanto come schermo per altri affari».

<Omessi versamenti>

Il primo a indagare su questo “sistema” è stato il pubblico ministero di Cuneo Pier Attilio Stea con accertamenti sulla “Direkta Srl”. Gli atti sono stati poi trasferiti alla Procura di Firenze proprio per i rapporti con la “Eventi 6” e adesso si è deciso di procedere con gli arresti per evitare che lo stesso “modus operandi” venga applicato ulteriormente. Nel capo di imputazione è infatti specificato che «gli indagati cagionavano il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell’ aver omesso sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte».

Dal Corriere.it

Primi commenti politici

Il primo commento politico alla vicenda è del ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini: “Non c’è niente da festeggiare”, ha detto a margine di un convegno a Sassari.

“Chi pensa che il M5S faccia festa per gli arresti dei genitori di un ex presidente del Consiglio si sbaglia di grosso. E’ sempre triste dover commentare presunte illegalità. Il primo pensiero è sempre per le forze dell’ordine che fanno un gran lavoro per portare a termine indagini così complicate”. Lo scrive su Facebook Carlo Sibilia, sottosegretario del Movimento 5 Stelle al ministero dell’Interno. “Sui domiciliari ai genitori di Matteo Renzi, bisogna aspettare che la magistratura faccia il suo corso, noi abbiamo denunciato più volte che c’era qualcosa che non tornava, già quando Renzi era potente”. Questo invece il commento di Giorgia Meloni, ospite di Post del Tg2.

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