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Arriva Renzi con la troupe Tv. Nardella si inchina e concede piazza del Duomo. Gratis?

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Ed ecco che Matteo Renzi affronta una seconda vita: visto che si è abituato alla Tv vuol fare il conduttore, evitando però d parlare di politica. Preferisce restare nella sua Firenze, più sicuro dalle bordate impreviste di amici e atteso delle sue scelte. Prima ha provato con Sky, il novello cantore della storia fiorentina (speriamo un poco meglio delle sue uscite pubbliche cercando di cimentarsi con la lingua inglese, poi, al rifiuto è passato dall’amico Silvio, ma la direzione ha chiuso la porta. Si parla di un interessamento di TV7 di Cairo.Ma ancora niente è sicuro. Il produttore Luca Presta ha chiesto al Comune che la notte di martedì 21 agosto piazza del Duomo e piazza San Giovanni dalle 18 alle 8 di mercoledì  deve essere chiusa a tutti compresi i pedoni che per andare da via dei Calzaiuoli a via Martelli devono fare un giro pesca.  Non riusciamo a immaginare piazza del Duomo sbarrata dalle prime ore della mattina. La giunta Nardella, figlia del giglio magico renziano ha già dato verbalmente l’assenso per il debutto del conduttore Renzi. Mancano gli atti, ma sicuramente arriveranno. 

DOMANDA.  E’ OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO? QUANTO PAGHERA’ LA PRODUZIONE PRESTA PER UN LUOGO COSI’ PRESTIGIOSO OPPURE SARA’ OFFERTO DAI FIORENTINI?

Così – ma siamo al sembra, niente di certo ancora – sembra che Renzi  abbia spolverato un tipo di programma che conduceva anni fa a ‘Canale 10’, dove era Direttore, il nostro collaboratore Umberto Cecchi. Era una cosa buona, se ben ricordiamo.  Cecchi e la sua troupe giravano Firenze la notte raccontando la città della quale Umberto conosce vita morte e miracoli, sia politici come finanziari, sia storici  che di costume. Senza chiedere chiusure di strade ma raccontando la città. Quella vera.  Non per nulla tanti anni fa ne aveva scritto un libro dal titolo provocatorio di ‘Firenze all’inferno’. Molte cose vennero messe in risalto nella chiacchierate notturne, una decina in tutto, che furono molto seguite e discusse, e che ebbero come regista Cavallini.

Aveva spiegato Cecchi in una intervista. Firenze ormai la si può vedere solo di notte: l’oscurità la rende più bella, ne nasconde le tante magagne, ne accresce il mistero del quale è spesso signora non certo per le stupidaggini di certi favoleggiatori americani, ma per scrittori come Pratolini, Cecchi –  Emilio intendo – o Papini, lasciando in pace gli altri mille. La notte è fatata, sia dove trionfa la grandezza, come piazza della Signoria, sia dove attecchisce ancora il dolore, come via de’ Malcontenti, viaggio di condannati verso il boia…L’unico problema, ma non così profondo, sono gli studenti americani che di notte sciaamano per le strade, spesso ubriachi e chiassosi…

Si dice che Nardella abbia deciso la chiusura notturna a tutti, anche pedonale, in piazza del duomo: difficile dire se per evitare schiamazzi sotto il palazzo vescovile o permettere a Renzi, nella sua nuova attività di avere la concentrazione che l’iniziativa richiede. O meglio evitare chiassose contestazioni. Peccato, perché un po’ di gente per  strade non farebbe male, ravviverebbe i secoli addormentati che riposano in città.  

La curiosità è tanta anche molta parte della città è scettica. Eccezion fatta di Nardella che mette un altro tassello sull’utilizzo per scopi particolari di parti della città. E che parte della città.  Non mancherà tuttavia il confronto che incuriosisce. Obbiettivo, come sempre Firenze. 

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