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C'era una volta l'Ataf: odio e amore con i fiorentini. Oggi solo disservizi. Sotto accusa dirigenza, dipendenti e… Palazzo Vecchio

admin
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NON SI SALVA NESSUNO, GLI UNICI  A RIMETTERCI SONO LE PERSONE PIU’ DEBOLI
«Non è possibile andare avanti così. Per questo scioperiamo di nuovo a distanza di pochi giorni», aggiunge Michele Lulurgas, della Filt Cgil. «Ci dispiace che in tutto questo a rimetterci siano i cittadini, ma anche stavolta, ricordando che il sacrificio è anche per i lavoratori che rinunciano al proprio salario, abbiamo scelto di fermarci sabato, dopo lo scorso sciopero di domenica, proprio per limitare i disagi a studenti e lavoratori». 
Iniziare un pezzo con le dichiarazioni di un sindacalista non è certamente deontologicamente perfetto ma serve per far capire come è la situazione all’interno dell’Ataf, la società una volta pubblica che ha sempre servito la città nel modo migliore. Oggi privatizzata dall’attuale premier Renzi con alla guida guida quel Mazzoncini che poi è stato premiato con la nomina a presidente delle Ferrovie è fuori dalla realtà.
Per un liberale una privatizzazione del genere è meglio non farla perchè si ritorce contro in chi crede che il privato possa gestire al meglio anche i servizi pubblici. Ecco! la gestione attuale dell’Ataf è tutta un’altra cosa. E’ la cartina di tornasole che esiste anche una non gestione del privato.
IL SALARIO DEGLI AUTISTI  La conferma di quanto detto sopra arriva dalle dichiarazioni del responsabile della  Cgil che vede nello sciopero come parte finale il fatto che scioperando gli autisti perdono un poco di salario. Da che mondo è mondo questa è la situazione di un sciopero .Cosa voleva il sindacalista Cgil, mettere in crisi un ‘intera città e magari avere anche un bonus economico per aver fatto sciopero?Chi ha perso di più la signora anziana che sotto le feste, approfittando del sabato voleva andar vista a parenti, amici, a fare spese  o l’autista? Noi gettiamo il messaggio, lasciamo al lettore, all’utente  dell’Ataf  la risposta.  Crediamo scontata
nardella tram e car sharing-patagoniaI  CONSIGLI DEL SINDACO Ci ha pensato il sindaco Nardella ha dare consigli ai cittadini per spostarsi in città pur nel giorno dello sciopero dell’Ataf. Tramvia e Car sharing, sono le soluzioni che Nardella ha labciato attraverso comunicazioni social. La prima domanda da fare riguardagli abitanti della zona sud  che devono per esempio raggiungere Careggi. Niente rimane sempre l’unica alternativa la vettura. Ma andiamo avanti, sempre con i cittadini della zona sud compreso Campo Marte per andare in centro per le prime spese natalizie. Ecco il suggerimento del Sindaco:”prendere l’auto fare l’autostrada fino a Scandicci dove c’è il posteggio di villa Costanza, prendere il tram fino a piazza Stazione. Stessa trasferta per le campagne intorno a Firenze per tornare a casa. Meglio far finta di niente. Inlterntiva il Car Sharing.: Meglio stendere un velo pietoso con 2000 utenti su una parco residenti di 300mila persone più l’hinterland. 
LA DIREGENZA  Si è trovata di fronte ai problemi dei lavori della Tramvia senza riuscire a risolverli. Non si riesce a capire se la colpa sta nell’Ataf o in Nardella e Giorgetti che sono presi dalla bramosia di chiudere i cantieri in tempi brevi. Costi quel che costi. Non si riesce a capire se il direttore Bonora abbia le forze per chiedere maggiore chiarezza oppure se anche lui, arrivato nell’era del giglio magico renziano, non può fare più di tanto. 
CON LA CITTA’ CHE CONTINUA AD ESSERE IGNORATA DA CHI DOVREBBE DARE ZERVIZI
Si è parlato di Nardella e Giorgetti che vogliono chiudere nei tempi i cantieri. Nessuno lo dice, ma il vero problema di questa amministrazione è che se i cantieri non vengono chiusi nei tempi previsti ci sono forti penali anche per l’amministrazione pubblica che potrà rivalersi sulle ditte entrando in un contenzioso che non finirà mai.  Se poi la città, con Bus bloccati, ore e ore buttate via per spostarsi,  va in crisi non ha molta importanza.  Tanto poi le tasse arrivano ugualmente.
Piero Campani

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