Home FOCUS Cna sul Regolamento Unesco: “Qualità e meno quantità più start up...

Cna sul Regolamento Unesco: “Qualità e meno quantità più start up e una commissione di valutazione”

Avatar
468
0

Ridurre la quantità puntando invece su una più forte e incisiva azione di selezione sul piano qualitativo. È questa una parte importante della “ricetta” che Cna Firenze propone all’amministrazione comunale a proposito del regolamento Unesco, per tutelare e salvaguardare l’immagine e il decoro del centro storico di Firenze Patrimonio mondiale Unesco.

«Il provvedimento è condivisibile a condizione che se ne riconosca la “eccezionalità”, che quindi abbia durata limitata ai tre anni e non sia replicabile – commenta Giacomo Cioni, presidente Cna Firenze Metropolitana -. Cna Firenze accoglie positivamente la possibilità che ci è stata data dall’amministrazione comunale di Firenze, nella figura dell’assessore allo sviluppo economico Cecilia Del Re, di dare il nostro contributo con proposte di modifica al regolamento. Grazie in special modo a Riccardo Sabatini, responsabile Cna Agroalimentare, siamo riusciti a trasmettere puntuali e precise indicazioni senza scadere nel generico e politichese/burocratico. Alla luce di ciò, suggeriamo di prendere in considerazione in primis i progetti presentati da giovani imprenditori, quelli che interessano l’imprenditoria femminile e chi non è già titolare di altre attività, idee capaci di mettere in campo progetti innovativi ma pur sempre legati alla tradizione e alla cultura del territorio. Su questi contenuti e su altri dovremmo aprire un confronto tra le associazioni e l’amministrazione. Proponiamo la costituzione di un gruppo di lavoro coordinato dall’assessorato per valutare, caso per caso, le potenzialità delle attività di nuova apertura, sull’adeguamento, invece, di quelle già esistenti al disciplinare dobbiamo compiere un’azione straordinaria di verifica. Il centro storico è già fortemente compromesso da numerose attività che non presentano requisiti qualitativi tali da soddisfare il decoro che tutti auspichiamo. Come avevamo già osservato, con l’attuale regolamento si è determinata un’ingiusta penalizzazione delle imprese artigiane e del commercio a favore delle attività di somministrazione. Suggerisco a chi deve prendere tali decisioni, prima di arrivare alla stesura di un documento finale, di passeggiare lungo le vie del centro, dalle ventitré in poi, buttando l’occhio ad alcune attività e ai suoi avventori. Spesso le regole già esistenti, se applicate, potrebbero risolvere in parte il degrado che percepiamo. Voglio sperare – conclude il presidente Cna Firenze Metropolitana – che le varie associazioni di categoria riescano a dare un valido contributo senza badare al fatto che le loro dichiarazioni possano o meno attirare nuove “tessere”, ricordando a tutti che solo se l’etica e la ragione verranno anteposti a tutto il resto, potremmo arginare un degrado che vede compromesso ogni giorno di più il vivere quotidiano nostro, dei nostri figli e delle famiglie che ogni anno arrivano da tutto il mondo a visitare Firenze. Alle nostre attività artigianali e commerciali occorre un ritrovato decoro del centro storico».

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui