Home MAGAZINE ELEZIONI – Bieber:”In Regione ci vuole un modo nuovo di fare politica”

ELEZIONI – Bieber:”In Regione ci vuole un modo nuovo di fare politica”

admin
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Leonardo Bieber, 42 anni appena compiuti, avvocato, due bambini con Sandra e un cane che fa parte della famiglia e compare anche sui manifesti elettorali. Presidente della Commissione Urbanistica a Palazzo Vecchio dall’era Nardella, Bieber è stato per cinque anni a capo della Commissione Cultura, Sport e Istruzione, con Matteo Renzi sindaco. Oggi corre per il Consiglio regionale spinto dalla “voglia di portare in Toscana un modo nuovo di fare politica”, dichiara.
Cosa porterebbe Leonardo Bieber in Regione dell’esperienza a Palazzo Vecchio?
Vengo dall’approvazione del primo Regolamento Urbanistico di Firenze, un passaggio storico per la città. Oggi a Firenze ci sono regole certe per la rigenerazione degli spazi urbani, abbiamo dato seguito alla filosofia dei volumi zero, favorendo il recupero degli immobili esistenti piuttosto che le nuove costruzioni. Firenze deve tornare al centro della Toscana nei prossimi cinque anni anche perché è stata in grado di produrre buone pratiche di amministrazione come questa, che possono essere esportate sul territorio regionale. Un altro esempio? Gli open data: vogliamo una Regione trasparente.

Stiamo parlando di appalti?
“Sì, anche di questo. Anche se nella nostra regione non si sono verificati scandali come altrove, non siamo immuni dalla corruzione. La corruzione è una piaga sociale del nostro Paese, ha raggiunto livelli inimmaginabili e rappresenta il primo e più importante freno allo sviluppo. Per questo ho proposto l’istituzione di un Osservatorio anticorruzione regionale che vigili sugli appalti pubblici, sulla scia di quanto è stato fatto a livello nazionale con l’Anac di Cantone. Potremmo anche pensare alla pubblicazione online di una sorta di white list di aziende virtuose, in regola con le norme antiriciclaggio, i pagamenti ai dipendenti e le leggi di tutela ambientale.”

A proposito di imprese, quali idee per il mondo del lavoro?
“E’ fondamentale investire in ricerca e innovazione. Ci sono dei settori in cui siamo ancora leader mondiali: spingiamo su quelli, attivando tutte le leve possibili, a partire da un miglior uso dei fondi comunitari. E poi dovremmo superare i tipici campanilismi toscani e cominciare a fare sistema: a partire dalle sette università toscane. Attiviamo un tavolo di lavoro costante tra università, imprese e politica: se formiamo i giovani molto bene, ma non li prepariamo all’impresa il sistema formativo fallisce.

La cultura è la sua prima passione…
E’ così e mi piacerebbe continuare ad occuparmene dalla Regione.
Pensiamo a una Toscana dei percorsi, che sappia valorizzare itinerari fuori dal comune, a partire dalle Ville Medicee, patrimonio dell’Unesco da un anno eppure ancora oggi ancora poco raggiungibili con i mezzi pubblici e poco conosciute al grande pubblico. Sosteniamo nuove strategie di investimento nella creatività, favorendo anche l’apporto dei privati, sul modello Art Bonus. Ma anche ripensando agli spazi urbani in modo creativo: già adesso a Firenze potremmo recuperare immobili dismessi in veste di officine creative. Il nuovo RU prevede appunto la possibilità di dare ai contenitori vuoti una destinazione d’uso diversa per un periodo limitato di tempo: un’opportunità da sfruttare. E da esportare in altre realtà toscane.

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