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Formazione L’alpinista Simone Moro a Lucca per parlare di motivazione, impegno e dedizione

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Le sue imprese sono famose in tutto il mondo. Simone Moro, l’unico alpinista al mondo ad aver raggiunto quattro cime di 8000 metri, in stagione invernale, arriva a Lucca per parlare di motivazione, impegno e dedizione, estendendo questi concetti – alla base dei suoi successi – all’ambito lavorativo ed imprenditoriale. L’occasione arriva grazie all’evento di formazione, promosso da Formetica, che giovedì 7 luglio alle ore 15.00 nel centro storico di Lucca, organizzerà un incontro di 3 ore con il grande alpinista bergamasco. L’iniziativa fa parte della linea FAN99 ed è dedicata non solo ad imprenditori e manager di aziende, ma soprattutto a tutti coloro che saranno interessati ad assistere ad una “lezione” di vita, in compagnia di un grande uomo di sport. Simone Moro è infatti l’unico alpinista della storia ad avere raggiunto quattro cime di 8.000 metri in completa stagione invernale (partendo dopo il 21 dicembre): il Shisha Pangma (8.027 m), il Makalu (8463 m), il Gasherbrum II (8.035 m) e il Nanga Parbat (8126 metri), ultima sua impresa. È salito sulla vetta di sette dei quattordici 8000 m, ed è arrivato quattro volte in cima all’Everest (8.848 m). Per due volte, nel 2013 e nel 2014, ha tentato la salita invernale al Nanga Parbat (Himalaya, 8.125 m) e nel 2012 ha tentato per la seconda volta il concatenamento Everest-Lhotse. Pilota di elicottero specializzato nel soccorso in Himalaya, nel 2012 ha effettuato un recupero in long line sul Tengkangpoche a oltre 6.400 m. Pratica inoltre il paracadutismo ed anche il Wingsuit Skydive. Ha ricevuto il “Pierre de Coubertin Fair Play Trophy” dall’UNESCO, il “David A. Sowles Award”, dal segretario dell’ONU Kofi Annan e la Medaglia d’Oro al Valor Civile, dal Presidente della Repubblica, per il salvataggio estremo che ha operato sulla parete ovest del Lhotse (8516 m) in Nepal, da solo, con il buio, con un elevatissimo rischio di valanghe e senza ossigeno. Autore anche di cinque libri, parlerà di come l’impegno, la dedizione e la motivazione siano ingredienti fondamentali per vincere le nostre piccole e grandi sfide quotidiane, nella vita e nel lavoro. Il tutto, costruendo una metafora, che avrà come protagonista l’Everest: la ragione per cui, per ogni alpinista, vale la pena di crescere, di camminare dal campo base alla cima, attraverso crepacci, successi, bufere improvvise, momenti di sconforto, incontri. Quel massiccio di roccia e di ghiaccio è la metafora della vita; un percorso lungo il quale si possono imboccare strade diverse, in cui la rinuncia può diventare una virtù, dove si trovano veri amici e persone di cui è meglio non fidarsi. Tutti questi argomenti saranno alla base dell’incontro promosso da Formetica.

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