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Giani sulla AV non ha titolo a parlareMaster Plan bocciato dalla sinistra (anni ’90)

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Se a Firenze siamo ancora a balbettare di TAV, se le tranvie in costruzione sono le più costose e impattanti d’Europa è grazie al disastro politico e tecnico delle maggioranze che si sono avvicendate a Firenze e in Toscana.

Giani faceva parte della giunta Primicerio che ha bloccato il Master Plan che se fosse andato avanti Firenze avrebbe avuto la stazione dellìAlta Velocità negli anni novanta. Nardella  farnetica ancora sulle grandi opere inutili senza aver capito -o non volendo capire- che queste sono la sanzione del totale fallimento delle politiche infrastrutturali del Partito Democratico degli ultimi 30 anni in Toscana. Il Master Plan già firmato dalla giunta Morales che prevedeva la stazione a Campo Mate con un people mover  di 5 minuti di collegamento con Santa Maria Novella da realizzare sullo stesso sedime ferroviario. Ma era una opera che costava troppo poco e poi non vedeva la partecipazione delle cooperative emiliane che, guarda caso hanno vinto  (schema 23 poi fallita) la gara sul Tunnel con un ribasso d’asta non regolare (che nessun o ha mai voluto contestare. 

Il Master Plan prevedeva la stessa organizzazione che vorrebbero fare con la Foster ad un costo nettamente inferiore senza attaccare l’ambiente della città. Le stesse direttive dell’Unesco, quelle direttive che tutti a Palazzo Vecchio, in primis Nardella, se ne lavano la bocca quando gli fa comodo per scordarsene subito qundo si va toccare gli interessi della politica. Quindi in treni AV da Campo Marte andavano verso Bologna senza toccare la città. Per il collegamento con il centro c’era il people Mover. Troppo semplice semplice e troppo poco caro per la sinistra italiana.

Il Comitato contro il Tunnel  ricorda anche al nuovo ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli che una documentata analisi del progetto TAV di Firenze esiste dal 2007, fatta dall’Università di Firenze con la collaborazione di tecnici di associazioni (Italia Nostra, Rete dei Comitati, WWF…) e del Comitato fiorentino. Tutte le previsioni impattanti fatte da allora si sono puntualmente presentate, per esempio l’impatto sula falda a Campo di Marte e ai Macelli che nessuno vuol vedere e su cui si tace omertosamente.

La collettività si deve interrogare sul perché le uniche due stazioni da fare bucando la città sono quelle di Bologna e Firenze. Semplice. A quei tempi imperava in queste due regioni, i partito comunista prima, D e le varie sigle poi fino a Pd. 

EUGENIO GIANI FUORI DAL CORO 

Ma adesso la gente si è svegliata, ha capito che non si può continuare a spendere soldi della collettività solo per cercare consenti politici. Adesso si guarda agli interessi della città cercando di ottenere il massimo con la minima spesa. In questo Giani è legato alla vecchia politica credendo che il presidenzialismo a piccole o grandi i manifestazioni possa portare voti. Adesso è al contrario. Quando Giani arriva improvviso ad una riunione di amici ad una partita di calcetto partono i sorrisini . “Eccolo in cerca di qualche voto”

 

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