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il sedile centrale di alcuni modelli Polo, Arona,Ibiza non è sicuro. Vietato usarlo

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Difetto alla cintura di sicurezza posteriore nelle Volkswagen Polo, Seat Arona (anno modello 2018), Seat Ibiza (anno modello 2017 e 2018) ma le auto continuano a circolare. Altroconsumo diffida Volkswagen e chiede per compensare i consumatori la sostituzione della vettura o il risarcimento. L’Organizzazione mette a disposizione una lettera tipo per gli automobilisti coinvolti.
 
Un adesivo da mettere sull’auto. È la risposta di Volkswagen agli automobilisti sul problema della cintura di sicurezza posteriore centrale difettosa, che potrebbe sganciarsi per una sterzata repentina, slacciando il passeggero in corsa. Altroconsumo ha inviato oggi una lettera di diffida a VOLKSWAGEN GROUP ITALIA S.P.A. perché si intervenga su ciascun modello delle auto, Volkswagen Polo, Seat Arona (anno modello 2018), Seat Ibiza (anno modello 2017 e 2018), difettose per ammissione della stessa casa madre e di Seat Italia che hanno reso noto il problema nel maggio scorso con un comunicato stampa. Le parole della casa di Wolfsburg sulle ragioni del richiamo: “un possibile malfunzionamento cinture posteriori e lesioni occupanti”. 
Per Altroconsumo è inaccettabile che siano in circolazione auto con un difetto conclamato che riduce il numero di possibili passeggeri da cinque a quattro. Le richieste dell’Organizzazione di consumatori con la diffida inviata oggi: garantire di intervenire in officina entro dieci giorni sul sistema di aggancio della cintura, o sostituire l’auto con una priva del difetto, o restituire la quota del valore di acquisto della vettura –  almeno il 20% del totale del prezzo pagato. In ogni caso deve essere interrotta la commercializzazione delle auto difettose.
Il numero di veicoli coinvolti in circolazione in Italia: 27.615 per il modello Volkswagen Polo e 10.009 per i modelli Seat Ibiza e Arona, secondo i dati sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il racconto fatto ad Altroconsumo dagli automobilisti coinvolti: “Ci è stata inviata una lettera raccomandata per fissare un appuntamento con un punto assistenza partner della rete e usare l’adesivo allegato”.
L’intervento evidentemente non è risolutivo, né è in grado di garantire la sicurezza in modo duraturo. Nella lettera Volkswagen dichiara che sta lavorando alla predisposizione della soluzione definitiva e nel frattempo, in via precauzionale, invita a non utilizzare il sedile centrale posteriore anche dopo l’intervento in officina, fino alla soluzione tecnica definitiva.
Sul proprio sito l’Organizzazione indipendente di consumatori mette a disposizione una lettera tipo per gli automobilisti interessati da inviare con  raccomandata o tramite pec www.altroconsumo.it/azioni-collettive/richiamo-volkswagen
Per Altroconsumo sono in gioco il diritto primario e assoluto alla salute riconosciuto dalla Costituzione italiana e i diritti per i consumatori, con obblighi per i produttori in materia di sicurezza dei prodotti, secondo il Codice del Consumo.

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