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Imperfezioni del volto, quando diventano causa di imbarazzo

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Dite addio a volti costantemente arrossati, con macchie estese ed imbarazzanti, o a quei capillari sulle gambe così evidenti da costringere molte persone a ricorrere ai più bizzarri espedienti per nasconderle. Da oggi tutti questi disagi, fonte di non poche insicurezze, possono diventare un brutto ricordo grazie alla tecnologia laser, che permette di risolverle in modo indolore e non invasivo.

DI COSA PARLIAMO – In Italia oltre 3,5 milioni di persone soffrono di infiammazioni della pelle nelle aree centrali del volto. Una patologia che spesso viene confusa con la couperose, ma in realtà prende il nome di “Rosacea” e che non ha risparmiato neppure personaggi illustri come il Principe William, l’ex Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, la star di Hollywood Cameron Diaz, o l’ex tecnico del Manchester United, Sir Alex Ferguson. Si tratta di una comune affezione del viso causata da un’eccessiva dilatazione dei capillari sanguigni, che apportando più sangue alla pelle, causano la comparsa di rossore, edema, papule e pustole. Ma non è solo questa la causa: il dottor Richard Odom, Professore di Dermatologia alla University of California di San Francisco, in un’intervista al New York Times, consiglia a chi soffre di rosacea di fare a meno di bevande alcoliche e cibo eccessivamente piccante. Secondo il luminare, l’esposizione al sole e il fumo, oltre all’alcol, giocano un ruolo fondamentale nel scatenare la rosacea in soggetti predisposti geneticamente.

LA CONSEGUENZE EMOTIVE – Convivere con il proprio viso sempre arrossato o con inestetismi che colpiscono zone ‘sensibili’ del corpo, può avere importanti ripercussioni sulla psiche. Un recente studio pubblicato su Dermatology & Therapy ha dimostrato, infatti, che queste patologie creano forti ripercussioni emotive nell’88% dei soggetti colpiti. Secondo lo studio il 78% non si sente a proprio agio sul luogo di lavoro, il 77% ha difficoltà a relazionarsi con gli altri e il 22% soffre di disturbi depressivi. Inoltre le persone affette da questo disturbo hanno il 15% di probabilità in meno di trovare lavoro, il 10% di possibilità in meno di trovare l’anima gemella e il 13% di probabilità in meno di fare nuove amicizie.

“Questo accade perché la presenza di lesioni vascolari in parti visibili del corpo, come il volto e le gambe, ha un forte impatto negativo sulla qualità della vita delle persone – afferma il dott. Andrea Platamone, medico specializzato in Dermatologia e Venereologia ad Agrigento – che non sempre riescono ad accettarle e tendono a vivere queste imperfezioni come un vero e proprio problema psicologico”.
Per fortuna oggi esistono nuovi rimedi molto efficaci in grado di contrastare patologie ed inestetismi di natura vascolare. “Uno dei più efficaci è sicuramente il laser – continua il Dr. Platamone – in grado non solo di migliorare la gestione terapeutica della rosacea, ma anche di rimuovere con successo le lesioni vascolari dal corpo, come le teleangectasie , gli angiomi congeniti, gli angiomi rubino, o i capillari. Per tutti questi trattamenti vascolari dermatologici, esiste un particolare sistema laser chiamato Duetto MT, che attraverso due differenti lunghezze d’onda, Alessandrite 755 nm e Nd: YAG 1064 nm, permette di effettuare trattamenti estremamente efficaci con la massima sicurezza e tollerabilità per il paziente. Si tratta di una tecnologia italiana, sviluppata da Quanta System, unica in grado di miscelare queste due lunghezze d’onda in modalità sequenziale o simultanea (Mixed Technology), che posso gestire totalmente ed adattare alle caratteristiche del caso specifico che devo trattare”.

Se l’utilizzo della tecnologia offre una modalità efficace per il trattamento di queste patologie ed inestetismi, di primaria importanza resta comunque la diagnosi e l’approccio del professionista per trovare la miglior soluzione terapeutica per ogni singolo paziente. La rosacea, se non curata, può infatti peggiorare nel tempo e passare da una forma lieve ad una più severa. Purtroppo ancora oggi solo 1 persona su 10 riceve una diagnosi corretta. Questo accade perché si tratta di una malattia complessa, che a causa delle svariate manifestazioni con le quali si presenta, può essere confusa con altre patologie.

“Il laser – conclude il Dr. Platamone – non è altro che una luce, caratterizzata da una particolare lunghezza d’onda, in grado di colpire il vaso sanguigno e generare un calore così elevato da provocarne la coagulazione e la successiva scomparsa. A volte è necessario effettuare più sedute, a distanza di tempo, per riuscire ad eliminare completamente un vaso sanguigno. Nel trattamento delle teleangectasie e dei capillari delle gambe si eseguono di norma, almeno due sedute, a distanza di circa due mesi l’una dall’altra. È importante, infine, che il paziente venga ben informato prima dei trattamenti, non creando delle false aspettative e cercando di far superare dei timori ingiustificati. Questa tecnologia, infatti, in mani esperte, è totalmente sicura e rappresenta la soluzione ideale, per affrontare svariate problematiche cutanee con successo”

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