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La Fiorentina soffre nel primo tempo poi ingrana la quarta. Neto, Gomez, Salash e Badelj su tutti. Le pagelle di Tommaso Borghini

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NETO 7: Sarà anche un traditore, un reietto, un ripudiato e chi più ne ha più ne metta. Ma è anche un gran

bel portiere e un professionista vero. Lo dimostra nella serata più difficile che potesse capitargli. Il pubblico

del Franchi non lo fischia, dando prova di enorme maturità, e non può fare a meno di applaudirlo quando,

solo contro due attaccanti del Tottenham lanciati a rete, riesce a sbarrare la porta, salvando il risultato

quando si era ancora sullo 0-0. E da quella uscita nasce l’impresa viola.

 

RICHARDS 6,5 Conosce il calcio inglese e, soprattutto, conosce il ritmo indiavolato che le squadre

britanniche riescono a imprimere alle partite di football, in particolare nella prima mezz’ora. Così non fa

una piega e si erge a dominatore assoluto di una fascia che, nella gara d’andata, aveva fatto tribolare la

Fiorentina. Adesso, però, merita più spazio, anche nel campionato italiano.

 

SAVIC 6,5: Inizia col brivido, poi non sbaglia più un intervento e ringhia su Soldado, Lamela, Kane e

compagnia senza però mai eccedere nel fallo. Ora che l’hanno visto tutti, anche in Europa, ci sarà da tenere

duro per non farselo strappare a giugno a suon di milioni.

BASANTA 6,5: L’eroe del White Hart Lane è bravo anche a Firenze, ma è pure sfortunato perché un

problema muscolare lo toglie dalla contesa nella ripresa. E, visto come si è inserito nella difesa viola, è un

vero peccato. Sperando che non sia nulla di particolarmente grave. Dall’11’ st GONZALO RODRIGUEZ 6,5:

Escluso a sorpresa dall’undici titolare, entra da autentico leader nella difesa viola, ma non stupisce perché

ha la personalità per dominare contro qualunque avversari.

ALONSO 6: Montella lo preferisce a Pasqual perché garantisce maggiore fisicità su una fascia dove la

Fiorentina aveva maledettamente sofferto in quel di Londra. Non è perfetto nei disimpegni, ma fa quello

che gli chiede il mister.

PIZARRO 6,5: Parte un po’ contratto, perdendo qualche pallone di troppo nel primo tempo che poteva

costare caro. Poi, quando i ritmi si abbassano, sale in cattedra prendendo per mano la squadra e

conducendola a una vittoria storica contro un avversario fortissimo, al di là di quanto si è visto stasera a

Firenze. Nel finale è strepitoso , dando tutto in fase di pressing.

BADELJ 7: Accanto a Pizarro offre alla Fiorentina una seconda soluzione nella fase di costruzione della

manovra. Una variabile importante perché adesso il croato è in forma smagliante e sulla sua tecnica c’è

poco da dire. Non a caso è suo l’assist al bacio per il vantaggio di Gomez. Così come sono suoi i tanti

recuperi che danno solidità al centrocampo viola.

MATI FERNANDEZ s.v.: Sfortunato perché deve lasciare il campo dopo dopo una ventina di minuti per un

guaio fisico. Dal 22’ AQUILANI 6: Entra tra lo scetticismo generale, vista la sua opaca prestazione offerta

domenica scorsa contro il Torino, e invece, dopo un inizio balbettante, tira fuori la personalità e riesce a

farsi valere nella battaglia contro gli inglesi a metà campo.

JOAQUIN 6,5: Un’altra gara di grande sostanza. Non sarà ispirato come n ei momenti migliori, ma il suo

contributo lo offre eccome, anche quando c’è da rincorrere gli avversari sulla fascia. Esce stremato e

applauditissimo da tutto il Franchi. Dal 38’ st PASQUAL s.v.

SALAH 8: Ma come gioca questo Salah? C’è davvero da stropicciarsi gli occhi perché l’egiziano regala numeri

d’alta scuola in quantità industriale, ma non è solo fumo, è anche tanto… tantissimo arrosto. I difensori del

Tottenham se lo vedono sbucare da tutte le parti e, soprattutto nella ripresa, non riescono a fermarlo

neppure con il fallo. Perché quando parte lascia sul posto chiunque provi a reggerlo e tiene sempre il

pallone incollato ai piedi. L’unico neo è il gol sbagliato a metà ripresa, ma lo riscatta alla grandissima

segnando la rete della sicurezza: un concentrato di rapidità, intuito e determinazione nello strappare la

palla alla lenta difesa inglese e scaraventarla in rete per il tripudio generale.

GOMEZ 7,5: Nel primo tempo si segnala per alcuni recuperi importanti, ma il suo mestiere sarebbe quello di

centravanti e non riesce a svolgerlo al meglio, incespicando o facendosi anticipare proprio sul più bello. Ma

nella ripresa si trasforma, rimettendosi i panni di Super Mario che, forse, aveva tenuto in serbo per le

migliori occasioni. Segna un gran gol, su perfetto lancio di Badelj, portandosi dietro anche il difensore che

cerca di arginarlo con una progressione travolgente. Poi combatte come un leone, duellando con il povero

Vertonghen che, stanotte, lo avrà come protagonista dei suoi peggiori incubi. Nel finale chiude, in un modo

o nell’altro, anche il triangolo che porta al gol di Salah. Il Franchi se l’è sempre coccolato, anche nei

momenti più bui, adesso può applaudirlo per le sue prodezze e per la sua voglia di portare in alto la

Fiorentina.

Gomez atteso alla conferma dopo il gol di C agliari
Gomez ha rotto il ghiaccio con un gol da vero bomber

Rodriguez. La Fiorentina, nella prima mezz’ora, soffre il solito ritmo indiavolato degli inglesi. Ma riesce a

tenere il risultato con le unghie, anche per la prodezza di Neto, nel quale il tecnico ha sempre creduto.

Passata la prevedibile tempesta, la squadra viola si scioglie nella ripresa, mandando in ambasce la

retroguardia del Tottenham con una partita intelligente, fatta di ripartenze micidiali con Gomez e Salah. E’

la gara che aveva disegnato a tavolino Montella, un capolavoro che, finalmente, gli riesce senza sbavature.

E Firenze adesso può sognare anche in Europa.

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