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Le nuove annate di Vernaccia di San Gimignano in degustazione

Redazione
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anteprima vernaccia di san gimignano (3)Domenica 12 e mercoledì 15 Febbraio trentotto produttori presenteranno le nuove annate di Vernaccia di San Gimignano docg nelle sale del Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada, la 2016 per la tipologia Annata, la 2015 e annate precedenti per la Riserva.

Ottantatre le etichette di Vernaccia di San Gimignano in anteprima in degustazione ai banchi di assaggio dei produttori e nella sala riservata alla stampa per la degustazione tecnica con servizio di sommeliers.

La 2016 non è stata una vendemmia qualunque per la Vernaccia di San Gimignano. Ḕ stata quella dell’anno del cinquantenario della denominazione, la cinquantunesima annata di Vernaccia di San Gimignano docg per questo vino che conta più di 850 anni di storia. 

Ed è stata una vendemmia all’altezza dell’occasione. La quantità di Vernaccia di San Gimignano prodotta nel 2016 è di 42.591 ettolitri da 719 ettari rivendicati nell’anno, leggermente superiore al 2015, quando furono prodotti 41.056 ettolitri.

anteprima vernaccia di san gimignano (6)Per quanto riguarda la Vernaccia di San Gimignano Riserva 2015, i vini sono il frutto di un’annata bella e regolare, caratterizzati da ottimi profumi al giusto livello di evoluzione e da acidità equilibrate.  Sono vini godibili già adesso, ma con una potenzialità evolutiva che li renderà piacevoli ancora per diversi anni.

Nel 2016 sono state prodotte 5.343.942 bottiglie di Vernaccia di San Gimignano delle annate 2015 e precedenti, in linea con la media di produzione degli ultimi anni, pari ad un giro di affari di 16 milioni di euro, circa il 40% del valore totale del  settore vinicolo a San Gimignano, che è di 39.700.000 euro.

Nel 2016 è restata pressoché invariata anche la percentuale di Vernaccia di San Gimignano destinata all’export, pari al 52%, di cui il 27,5% al mercato europeo, il 18,9% al mercato americano, il 4,7% a quello asiatico.

In Europa il maggiore mercato si conferma quello tedesco che da solo assorbe il 9,8% dell’esportazione, seguito da Svizzera (3,8%), Inghilterra (2,7%) e Olanda (2,6%).  Ma il migliore mercato in assoluta resta quello statunitense, a cui è destinato il 16,3% della produzione, pari a 898.372 bottiglie.

 

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