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Lega e M5s a livello comunale sono costa-centrici. Un danno anche per Pisa e sullo sviluppo dell’intera regione

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“Il ripensamento della Lega sul progetto del potenziamento dell’Aeroporto di Peretola dà, a pochi mesi dalle elezioni amministrative di Firenze, la dimostrazione della totale inaffidabilità del partito di Matteo Salvini a livello comunale e, al tempo stesso, rende l’immagine di un centrodestra spaccato anche sulle linee fondamentali del governo cittadino”, queste le parole di Saverio di Giulio, Responsabile di CasaPound Firenze in merito alle polemiche di questi giorni innescate dal cambio di rotta della Lega Toscana sulla nuova pista dello scalo fiorentino.

“Si tratta di una vicenda”, prosegue Di Giulio, “sicuramente dannosa per la nostra città, rendendo evidente come la Lega Nord in Toscana sia ‘costa-centrica’, tanto da farsi dettare l’intera agenda politica da Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina. Questo dimostra che la Lega con un occhio guarda al locale, ma con l’altro al nazionale, cioè al Movimento 5 Stelle e, infatti, lo stop a Peretola e il potenziamento del solo scalo pisano sono proprio i cavalli di battaglia del partito di Beppe Grillo in Toscana. Tutto ciò aumenta il nostro scetticismo in merito al progetto del centrodestra per le elezioni amministrative di Firenze del 2019.”

“Il vero problema”, conclude il Responsabile di CPI Firenze, “è che, come al solito, rischia di rimetterci la città. CasaPound si è da subito schierata convintamente a favore del ‘masterplan’ proposto da ENAC per l’ampliamento della scalo di Peretola, con l’allungamento della pista a 2.400 metri. Il tutto in un’ottica di integrazione con lo scalo di Pisa che avrebbe giovato all’intera economia toscana permettendo ai due aeroporti di competere sia con i vicini scali emiliano-romagnoli a nord che con gli aeroporti romani a sud. E vogliamo essere chiari fin da ora: dall’anno prossimo, quando in Palazzo Vecchio siederanno i nostri rappresentanti, porteremo avanti questa battaglia per lo sviluppo economico della città, ribadendo così la centralità dell’intera regione nell’economia nazionale. Nel frattempo, non ci resta che prendere amaramente atto che se nel lontano 1989 il primo stop allo sviluppo a nord-ovest venne dal segretario del secondo partito nazionale, il PCI,  questo nuovo stop arriverebbe da un sindaco di una cittadina di provincia del pisano, di appena 45.000 abitanti, che pretenderebbe di dettare le linee di sviluppo al capoluogo di Regione al solo fine di favorire il proprio territorio a discapito degli interessi generali. Anche questo, a nostro avviso, rende necessaria una nostra presa di posizione forte sul tema, così come riteniamo giusto cogliere l’occasione per ribadire l’assoluta necessità di rimettere in mano pubblica la gestione di Toscana aeroporti.” 

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