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Leroy Merlin a Scadicci. La Regione apre le porte nonostante il no di Scandicci e Firenze

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«Leroy Merlin sta davvero venendo a Scandicci? E questo come inciderà sulle nostre realtà?». Sono queste le domande a cui da ormai più di un anno cerchiamo di rispondere. Qual è il reale futuro che si prospetta davanti a noi?

Ma facciamo un passo indietro. Leroy Merlin ha acquistato all’asta un terreno a San Giusto (Scandicci – Area Ex-Margheri) con la dichiarata intenzione di realizzare un nuovo punto vendita di 12.000 mq. Da quello che si sa, avendo ricevuto il primo no dai comuni di Scandicci e Firenze, Leroy Merlin ha siglato un accordo direttamente con la Regione Toscana concordando un piano di investimenti regionali che prevede la realizzazione di vari punti vendita fra cui quello di Scandicci.

I due comuni interessati, nonostante l’accordo Regionale, hanno ribadito che i nodi che li avevano spinti al no iniziale non sono stati ancora sciolti. In particolare la loro primaria necessità è quella di risolvere il problema viabilità: l’area, infatti, dove sorgerà il punto vendita è ad oggi accessibile soltanto da Via del Roncolino, strada piccola e stretta a metà tra Firenze e Scandicci che non può sopportare il flusso previsto.

Per noi non sono solo queste le ragioni per cui abbiamo forti perplessità come associazioni su questa realizzazione. L’aspetto primario è l’effetto che la nuova apertura avrebbe sulle piccole e medie imprese della zona, le realtà che da sempre rendono vivo e dinamico il territorio in cui viviamo.

Secondo una nostra primaria analisi a fronte delle 90 assunzioni dichiarate si andrà incontro ad una perdita minima di 120 posti di lavoro (solo all’interno della Cooperativa di Legnaia) e alla chiusura di 48 aziende operanti negli stessi settori della multinazionale francese. Si parla quindi, di una perdita totale di almeno 144 posti di lavoro. Un inaridimento della realtà scandiccese inaccettabile. Questo senza pensare all’abbassamento qualitativo dei servizi offerti ai cittadini in questo settore. È questo il futuro per Scandicci che vogliamo?

L’impegno che ci siamo presi, come associazioni, è quello di scendere in campo uniti e coesi a difesa delle micro e piccole imprese e dell’identità del territorio di Scandicci.

La politica può dare una risposta seria che consideri le istanze delle aziende che da sempre rendono ricco e dinamico il tessuto sociale del nostro territorio? È con questa speranza che ci rivolgiamo alle amministrazioni locali e regionali, di oggi e di domani.

Aspettiamo risposte serie e concrete.

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