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Mitigazione del rischio idraulico, intesa tra Anci e Anbi regionali

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Difesa del suolo, mitigazione del rischio idrogeologico e idraulico, condivisione di attività e progetti, snellimento delle procedure: è questo l’obiettivo dell’intesa tra Anci Toscana e Anbi Toscana, l’Associazione Bonifiche e irrigazione, firmata ieri dai presidenti Matteo Biffoni e Marco Bottino.

«I sindaci toscani sanno bene che i Consorzi di bonifica svolgono un lavoro prezioso e per adesso insostituibile per il nostro territorio – ha detto Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana -. Un lavoro che vogliamo diventi ancora più efficace e condiviso, soprattutto in una fase climatica così complessa e preoccupante: quello idrogeologico è uno dei rischi che i sindaci sentono sulla propria pelle in maniera più profonda. L’intesa di oggi ha proprio questo obiettivo. Allargherà la già fattiva collaborazione tra Consorzi e Comuni, per far sì che progetti e interventi per la difesa del suolo e delle risorse idriche possano rispondere in modo puntuale e strutturato alle esigenze delle amministrazioni e dei cittadini. Insieme potremo migliorare uno standard di attività già elevato, e avanzare le istanze comuni nei confronti della Regione in modo più incisivo e partecipato».

«Quello dei Consorzi è da sempre un lavoro concreto e quotidiano condiviso con i comuni, per la salvaguardia del territorio e la tutela delle popolazioni che su di esso vivono – ha detto Marco Bottino, presidente di Anbi Toscana -. Da tempo le amministrazioni comunali hanno individuato nei consorzi di bonifica interlocutori in grado di rispondere a quelle esigenze di manutenzione del territorio necessarie che autonomamente non sono più in grado di gestire. Con il protocollo che andiamo a siglare oggi si rafforza una collaborazione già ben collaudata in tutto il territorio regionale. L’obiettivo è definire una strategia sempre più coordinata e condivisa per potenziare l’efficacia del sistema di difesa del suolo e pianificare ed attuare politiche territoriali puntuali in materia di rischio idraulico e di irrigazione».

Il protocollo prevede “una costante azione sinergica tra Comuni e Consorzi di Bonifica finalizzata alla realizzazione sul territorio toscano di studi, azioni ed interventi”, nello specifico per “la mitigazione del rischio, la regimazione e lo scolo acque, la provvista idrica (in particolare per usi irrigui) in un’ottica di efficienza ed efficacia delle politiche di governo dei territori”.

I Consorzi di Bonifica parteciperanno alla redazione degli strumenti urbanistici; la Regione Toscana sarà sollecitata a far inserire i Consorzi nel sistema di Protezione Civile Regionale (per avere una collaborazione costante e strategica con i Comuni); i progetti per la difesa del suolo saranno condivisi. A questo proposito, l’intesa sottolinea la necessità di un confronto preliminare, così da garantire una maggiore efficacia della Conferenza per la difesa del suolo.

Per quanto riguarda nello specifico i territori montani, è previsto che si definiscano procedure più snelle per acquisire i pareri per il Piano delle attività di bonifica; inoltre, Anci ed Anbi lavoreranno ad una proposta di modifica alla Legge Regionale 79/12 e della ‘convenzione tipo’ approvata dalla Regione “nell’esclusivo interesse della miglior gestione dei territori ed ottimizzazione delle risorse impiegate”, analizzando le effettive necessità gestionali dei Consorzi nell’esecuzione di attività o servizi specifici.

Inoltre, è sottolineata la necessità di coordinarsi per la formazione dei Piani delle attività di Bonifica e delle richieste di finanziamenti.

Infine, Anci ed Anbi si impegnano a “formulare progetti specifici per i loro associati in materia di attività di formazione, aggiornamento e consulenza”; a “valutare la possibilità di interazione e integrazione tra il Sistema Catasto e Fiscalità della Toscana e i sistemi consortili”; a “verificare la possibilità di accesso per i consorzi di bonifica associati Anbi alle gare indette da Anci Toscana per i servizi di riscossione; a “promuovere collaborazioni per studi idraulici propedeutici a documenti di programmazione urbanistica”.

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