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Nasce a Firenze l'Istituto Sangalli, laboratorio per la ricerca umanistica

Redazione
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ricercatoriUna fuga dei cervelli verso Firenze invece che all’estero. Possibile? E’ una provocazione solo in parte. Da quando almeno nel capoluogo toscano opera l’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose. Una realtà, interamente privata, che nasce per sostenere i giovani ricercatori in materie umanistiche, orfani di borse di studio e assegni di ricerca nel nostro paese. L’Istituto Sangalli vuole diventare una “fucina di ricerca innovativa” nell’ambito della storia e delle culture religiose, attraverso la promozione e il sostegno a giovani studiosi meritevoli, in grado di dare un contributo significativo al progresso culturale e civile dell’Italia e dell’Europa. Erogare borse di studio, istituire premi e finanziare progetti di ricerca, nonché organizzare convegni e seminari, rappresentano la ‘mission’ dell’Istituto, che sovvenziona le sue attività grazie al patrimonio della famiglia Sangalli e per volontà del presidente e fondatore Maurizio Sangalli, docente di storia medievale e moderna presso l’Università per stranieri di Siena.  Il taglio del nastro ufficiale dell’Istituto è avvenuto oggi presso la sede in Piazza di San Firenze. L’inaugurazione è l’occasione per presentare questo modello virtuoso di iniziativa privata a sostegno della ricerca umanistica, ma non solo. Al fine di suscitare un dibattito sui temi legati alla ricerca in ambito umanistico, i protagonisti di questo “taglio del nastro” sono alcuni giovani le cui ricerche, di grande rilievo, trovano all’estero quel sostegno che manca quasi del tutto in Italia: Angela Ballone, Lucio Biasiori, Andrea Felici, Laura Fenelli e Bruno Pomara Saverino sono ricercatori eccellenti, con riconoscimenti in Italia e all’estero, che l’Istituto Sangalli ha chiamato ad inaugurare le sue attività perché parlino delle loro esperienze di
ricerca e di vita. “Questi cinque giovani studiosi – spiega Maurizio Sangalli, fondatore e presidente dell’Istituto –  rappresentano al meglio un ‘campione’ di quanto il sistema di istruzione superiore in Italia ha saputo produrre e di quanto sta perdendo, a meno che non solo le istituzioni pubbliche, ma soprattutto l’iniziativa privata, non comincino a sostenerli concretamente”. L’attività dell’Istituto Sangalli, avviata alcuni mesi fa, ha assegnato già una borsa di studio (settembre 2014 – marzo 2015); nel corso del mese di dicembre sarà inoltre pubblicato un bando per una borsa di studio annuale specificamente indirizzata a giovani studiosi di temi socio-religiosi.

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