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Renzi:”Non voglio far cadere Letta, sono amareggiato, il Pd deve riflettere”

admin
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matteo-renzi-stampaIl sindaco  di Firenze ha ormai abituato gli italiani a trovare ogni mattina una uscita con relativa intervista sui maggiori quotidiani italiani. Oggi per avere un concetto preciso di quello che pensa delle ultime vicende del proprio partito basta leggere quello che viene riportato dalla Stampa di Torino. Parole dure che mettono il risalto il momento difficile nei rapporti con i vertici del Pd

“Sono stufo di questo fuoco di sbarramento incomprensibile su ogni cosa che faccio. Se non devo partecipare al congresso lo dicano, ma non strumentalizziamo per vicende del Pd una bimba di sei anni che e’ stata presa dalle forze speciali”.  questo il senso dell’ intervista a La Stampa di Renzi, che ieri sulla sua newsletter aveva scritto “non voglio far saltare il governo. Se cade Letta non si vota. E anche se si formasse un nuovo governo non sarei candidabile”. Il sindaco di Firenze auspica una riflessione all’interno del Pd, perche’, sottolinea, “andare avanti con questo clima di guerriglia permanente e’ davvero incomprensibile”, insistendo, a proposito della vicenda Shalabayeva, sulla necessita’ che il premier Letta “vada in aula a dire la sua. Non mi metto -aggiunge- a fare il capofila di quelli che vogliono le elezioni o il capofila degli altri. Facciamo un punto di forza di questa vicenda, che ora e’ un punto di debolezza”. “Non credo -dice Renzi a proposito del suo tour europeo- che continuerò questo giro. Sono veramente amareggiato e anche deluso dall’atteggiamento del gruppo dirigente del mio partito che non perde occasione di aprire una polemica con me. Mi fa cadere le braccia un atteggiamento che deriva nel risentimento personale. A guardare i giornali dell’ultima settimana sembra che abbia attentato alla vita del governo almeno quattro volte. C’e’ un limite a tutto. Mi auguro che qualcuno nel Pd faccia una riflessione”, conclude.

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