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Ruffino, un 2014 straordinario con oltre un milione di casse da 12 vendute negli USA e una buona crescita nel mercato italiano

Redazione
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Ruffino ha concluso nel 2014 uno degli anni più straordinari della sua storia, iniziata a Pontassieve nel 1877 con il Chianti in fiasco. Un’azienda storica con il suo cuore produttivO a Pontassieve e con varie tenute in Toscana situate al centro delle principali denominazioni e che annovera fra i suoi vini sia etichette storiche e prestigiose che hanno fatto la storia dell’enologia italiana, come la Riserva Ducale e il Chianti, sia vini tradizionali o dal timbro più moderno (dal Brunello di Montalcino al Modus) che vengono apprezzati e degustati in numerosi paesi del mondo. Dall’arrivo di Constellation Brands e del GM Sandro Sartor nel 2011, l’azienda fiorentina ha beneficiato per quattro anni consecutivi di una crescita a doppia cifra. Il fatturato 2014 ha superato gli 80 milioni (+13% sull’anno precedente), contro i 55 del 2011, e la produzione annua di bottiglie ha raggiunto una media di circa 21.5 milioni, mentre fino a qualche anno fa si attestava sui 15 milioni circa. Non sono cresciuti solo i volumi ma anche il mix e il valore medio per cassa con un significativo miglioramento finanziario. E’ il mercato americano il principale motore di questa crescita: come attestato dal periodico di informazione economica legato al mondo wine&spirits, “Shanken News Daily”, l’anno fiscale (1 marzo 2014 – 28 febbraio 2015) per Ruffino si è chiuso con un conseguimento storico, il superamento di un milione di casse (quindi oltre 12 milioni di bottiglie) vendute negli Stati Uniti. Ruffino ha anche conseguito dalla rivista USA “Impact” il titolo di “Hot Brand” per essere il vino italiano con la crescita percentuale più alta nel 2014 di tutti i marchi di vino italiano importati negli USA (+12.6%), una categoria peraltro in lieve sofferenza negli Stati Uniti, con crescita media prossima allo zero. Non soltanto gli Stati Uniti alla base di queste straordinarie performance di Ruffino. Il 2014 è stato infatti un anno molto positivo anche per il mercato interno. In Italia Ruffino ha beneficiato di una crescita del 10%  e il primo quadrimestre di quest’anno ha migliorato gli ottimi risultati del precedente. Positiva anche l’Europa, con Russia e Ucraina i paesi a performance migliore. Di soddisfazione infine anche i risultati in Asia e Sud America, con Corea del Sud sugli scudi. “Indubbiamente un anno straordinario” – sottolinea il GM Sandro Sartor – “Credo molto nel concetto di squadra, nelle persone giuste al posto giusto. Adesso Ruffino ha un’ottima organizzazione, sa affrontare le sfide dei mercati con tempismo, agilità e qualità, portando innovazione di prodotto e al contempo valorizzando sempre più la sua base storica, i vini rossi toscani, come Riserva Ducale Oro Gran Selezione, il Nuovo Fiasco o l’IGT Toscana Modus”. “Certo” – prosegue Sartor – “adesso l’asticella si è ulteriormente alzata  e non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. Il 2015 porterà  importanti novità: abbiamo nuove idee per il canale moderno e a ottobre verrà presentato  un ambizioso nuovo vino che si affiancherà ai grandi rossi Ruffino. E abbiamo già definito dei nuovi progetti che vedranno la luce nel 2016 e nel 2017”.

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