Home VETRINA Se i pali della stazione spariranno chi pagherà? Il solito cittadino

Se i pali della stazione spariranno chi pagherà? Il solito cittadino

admin
563
0

Insomma, chi comanda  deve rendere conto, in una democrazia pur con le stampelle, di quello che fa, delle cose ben riuscite e degli errori.  Ma l’uso del tempo vuole che ci si pavoneggi nel bene e si taccia nel male. E così è giusto per una voce come la nostra che guarda alle cose, come i brutti pali del tram in piazza stazione, insista a chiedere.  Perché oggi la comunicazione non è più informazione, purtroppo, è solo, quasi sempre ormai, fake news che girano a vuoto. E’ chiacchiericcio, gossip, orecchiature, partigianeria sfacciata.

Insomma che i pali del tram sono pessimi, in una città che dovrebbe vivere di estetica e tradizione artistica e intellettuale come Firenze, lo avevamo detto. Ora emerge una storia  ben precisa: i pali spariranno ci sono perché qualcuno ha deciso he fosse così. E amen.

Ebbene chi è questo qualcuno? Perché, Nonostante ci fosse di meglio ha puntato al peggio? E chi ha avallato la scelta?  Non sono domande oziose o cattive alla ricerca del colpevole tanto per sollevare polveroni: sono domande giuste in un paese che vuole e deve essere giusto  nei confronti dei cittadini ridotti sempre più a sudditi e non a partecipanti di una democrazia partecipata.

E’ giusto sapere se davvero si pensa a annullare i pali facendoli sparire e procedere a una loro sostituzione con un impianto meno invasivo. E dunque a una doppia spesa che qualcuno dovrà pagare, e chiunque sia che ha sbagliato a pagare sarà sempre il cittadino. Insomma troppo facile giocare coi soldi dei contribuenti alcuni dei quali si svenano per un fisco esoso che non restituisce mai in opere quel che sottrae dalle nostre tasche. Paghiamo assurdità per avere in cambio strade impercorribili, strutture fatiscenti, servizi pietosi, e soprattutto trattamenti brutali al momento in cui protestiamo per le cose che non vanno.

Quindi la domanda è semplice: quale struttura – politica o tecnica – ha scelto questo tipo di impianto, che oggi si dice dovrà essere distrutto e sostituito con un altro?

Si vorrebbe finalmente una risposta chiara, non la solita litania di ma e di se. Si vorrebbe anche chiarezza sui futuri progetti della città: si parla ancora del  passaggio di una prossima linea urbana sotto il centro storico, si parla di nuovi treni suburbani – come quelli messi su rotaia a Firnze – a dispetto di vetture più compatte e più snelle e –pare- meno costose nella messa in opera.

E’ permesso ai cittadini fare queste domande che riguardano le loro tasche e il preservare intatta la città, liberandola da offese fisiche e culturali che la renderebbero meno interessante per il futuro turismo internazionale, che pian piano sta prediligendo molti altri centri europei, coltivati con più cura dai loro amministratori?

Perché non imparare a dire le cose come stanno. E smetterla coi teatrini del potere? Avevo chiesto al sindaco una intervista sullo stato di Firenze. Poche domande e poche risposte. Senza trabocchetti o altro, correttamente come son solito fare da oltre cinquant’anni. Non l’ho sentito.  E’ così scomodo spiegare le cose?Pali bettarini-choc

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui