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Settimana di fuoco per i pendolari del Valdarno. Treni senza aria condizionata, in costante ritardo: “I dati di Iacono non corrispondono a verità.Venga con noi”

admin
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E’ stata una settimana di fuoco per i pendolari del Valdarno, con treni bollenti, senza aria condizionata, in ritardo, e i pendolari son indignati con la Regione e soprattutto con Trenitalia, per quanto ha dichiarato ieri alla stampa il suo dirigente nazionale Orazio Iacono. «Venga, Iacono, sui treni nel Valdarno – invita Maurizio Da Re, portavoce del ‘Comitato Pendolari Valdarno Direttissima’ – venga a dire ai pendolari quello ha dichiarato ieri alla stampa, del grande impegno di Trenitalia, della task force di pronto intervento sui guasti ai climatizzatori, e vedrà cosa gli rispondono». Le rassicurazioni di Trenitalia sull’aria condizionata a bordo dei treni della Toscana non trova infatti alcun riscontro sui treni del Valdarno e basta leggere i commenti dei pendolari nei giorni scorsi sulla pagina facebook del comitato: “Viaggi da urlo, da collasso, trenta minuti da vergogna, temperature allucinanti, aria irrespirabile, finestrini bloccati, prima o poi qualcuno si sente male, non ne possiamo più, blocchiamo i treni, facciamo lo sciopero dell’abbonamento”.

C’è anche il pendolare che lancia ironicamente l’appello ‘estremo’: “aiuto, qui sono 50 gradi, sto per morire, vi saluto tutti!”.
Ieri il dirigente di Trenitalia ha anche dichiarato che solo il 15% dei treni ha avuto grossi problemi con l’aria condizionata e che non c’è mai un intero convoglio mal funzionante. «E’ evidente che sono soprattutto i treni del pomeriggio, più affollati e col caldo, che possono avere grossi problemi per l’aria condizionata – accusa Da Re – e spesso su otto carrozze dei treni se ne salvano una o due per i climatizzatori funzionanti, l’esatto contrario di quello che dice Trenitalia…e poi magari quel 15% di treni con problemi grossi – aggiunge ironicamente Da Re – sono tutti del Valdarno?».

Spesso accade che alla partenza da S.M.Novella gli impianti di condizionamento funzionino e poco dopo cessano col treno in corsa o forse si spengono, si sostiene dal Comitato pendolari. «Se anche gli ispettori regionali controllassero i treni alla partenza – continua il portavoce valdarnese Da Re – avrebbero una impressione sbagliata del funzionamento dell’aria condizionata, ma, a dire il vero, chi l’ha visti gli ispettori regionali a controllare i treni critici del pomeriggio?». La Regione continua a sostenere che con treni nuovi, sui quali sta investendo, i problemi si ridurranno anche per l’aria condizionata, dimenticando però che nel Valdarno non sono previsti treni nuovi per il tracciato della linea Direttissima, ma solo piccoli Jazz e qualche Vivalto per la linea Lenta. “I pendolari del Valdarno hanno scritto molti reclami per email alla Regione e all’assessore Ceccarelli”

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