Home FIORENTINA Super Ilicic guida la Fiorentina al successo a Palermo.Le pagelle

Super Ilicic guida la Fiorentina al successo a Palermo.Le pagelle

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IL TABELLINO

PALERMO-FIORENTINA 1-3
Palermo (4-3-1-2): Sorrentino 5,5; Struna 5, Goldaniga 4,5, Andelkovic 5, Lazaar 6,5; Hiljemark 5,5 (16′ st Gilardino 6,5), Jajalo 5, Chochev 4,5 (1′ st Morganella 6); Brugman 5; Vazquez 5,5, Trajkovski 4 (31′ st Quaison sv).
A disp.: Colombi, Alastra, Pezzella, Pirrello, Rispoli, Bolzoni, La Gumina, Toscano, Djurdjevic. All.: Ballardini 4,5
Fiorentina (3-4-1-2): Tatarusanu ; Roncaglia , Rodriguez , Astori ; Bernardeschi  (26′ st Tomovic ), Vecino , Badelj , M. Alonso ; B. Valero , Ilicic  (15′ st Blaszczykowski ); Kalinic  (46′ st Pasqual sv).
A disp.: Sepe, Lezzerini, Gilberto, Suarez, Fernandez, Verdù, Rebic, Rossi, Babacar. All.: P. Sousa
Arbitro: Damato
Marcatori: 13′ e 42′ Ilicic (F), 32′ st Gilardino (P), 48′ st Blaszczykowski (F)
Ammoniti:
Struna, Morganella, Brugman (P); Bernardeschi, Badelj, Borja Valero (F)

TATARUSANU 6,5 – Un intervento solo, ma i riflessi sul colpo di testa di Astori sono da felino.

RONCAGLIA 6,5 – In difesa è stranamente lui il più brillante. Preciso in anticipo.

RODRIGUEZ 6 – L’ingresso di Gilardino gli crea dei problemi, fin lì il pomeriggio era stato sereno.

ASTORI 6 – Dalla sua parte il Palermo crea i migliori presupposti per segnare. Tenta suo malgrado di infilzare Tatarusanu con un goffo autogol. Gli dice bene per merito del compagno.

BERNARDESCHI 6 – Il consueto sacrifício sulla corsia di competenza lo rende meno lucido quando si aprono i varchi avversari per colpire (dal 71’ TOMOVIC 6 – Entra per serrare le fila, se la cava).

 VECINO 6,5 – Questa volta regala più quantità che qualità, ma è sempre preziosissimo nel cucire la manovra. Impegna Sorrentino da fuori.

 BADELJ 7 – Ha una calamita sui piedi e arriva sempre per primo sulle seconde palle. Inesauribile.

ALONSO 6 – Spina nel fianco per tutto il primo tempo, cala un po’ nella ripresa. Crea sempre superiorità numerica.

BORJA VALERO 6,5 – Dispensa saggezza e lancia in porta i compagni. Un’azione personale non va a buon fine per un soffio, ma serve a Kuba l’assist dell’1-3.

ILICIC 8 – Nove gol, uno di destro (inusuale), l’altro con quel sinistro che gli permette di metterla dove vuole. Un apporto continuo nel suo vecchio stadio. Non segna solo su rigore (dal 60 ‘ BLASZCZYKOWSKI 7– Entra, fa ammonire due avversari e trafigge Sorrentino per l’1-3. Bentornato Kuba!)

KALINIC 6 – Lavoro di sponda prezioso per Ilicic. Poco concreto in zona gol, sbaglia un’occasione non da lui all’inizio del match (dal 91’ PASQUAL s.v.).

All. PAULO SOUSA 7 – La Fiorentina non ha accusato la sindrome da panettone. L’allenatore portoghese ha messo in evidenza il calo di concentrazione della squadra nel secondo tempo. Non è la prima volta che squadra è in vantaggio e deve superare questa situazione se vuole puntare in alto fino alla conclusione del campionato.

LA CRONACA

La pausa natalizia non fa male alla Fiorentina, che anche in questo avvio di 2016 si conferma una squadra organizzata, in salute e piena di qualità. A decidere la sfida del Barbera è Ilicic, sempre più protagonista di un gruppo che non ha la minima intenzione di smettere di volare. Lo sloveno indirizza il match con una doppietta da campione: prima un’accelerazione in verticale, chiusa con un destro chirurgico dopo aver saltato l’ultimo uomo (Goldaniga) con un tunnel (13′); poi un sinistro dal limite alla Recoba, stop e tiro con la palla che si infila all’angolino (42′).

Il 2-0 per la Viola, risultato con cui si va al riposo, non fa una piega per quanto visto in campo. LaFiorentina, schierata col consueto 3-4-2-1, domina a centrocampo e sfrutta bene la spinta delle fasce: soprattutto a sinistra, dove Alonso sfonda contro Struna e costringe Ballardini al cambio di modulo in avvio di ripresa. Il Palermo, che nei primi 45 minuti non tira una sola volta verso Tatarusanu, comincia col 4-3-1-2 ed è obbligato a mettersi a specchio dopo l’intervallo: dentro Morganella al posto di Chochev e rosanero che passano alla difesa a tre. La mossa non produce effetti in attacco, dove Vazquez non è ispirato e Trajkovski gira a vuoto, ma quantomeno limita gli attacchi della Fiorentina, che arretra di una decina di metri il proprio baricentro.

A riaprire la gara ci pensa il solito Gilardino, entrato dopo un’ora al posto di Hiljemark e a segno alla prima occasione buona: dopo una discesa di Morganella, Vazquez crossa al centro per il Gila, che anticipa Rodriguez e di testa infila la rete numero 183 in Serie A. Il finale, in ogni caso, è controllato senza alcuna difficoltà dalla Viola, che nel recupero trova anche l’1-3 grazie alla rete di Blaszczykowski (93′), al rientro dopo l’infortunio.

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