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Taste: da 'Benvenuti in America' all'uovo di Parisi

Redazione
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di Gianni Mercatali

Grande successo per la 12esima edizione di Taste alla Stazione Leopolda di Firenze che ha registrato numeri in crescita sia sul fronte delle aziende, sia su quello dei compratori.

Tre giornate intense con un pubblico numerosissimo di professionisti del settore e di appassionati gourmand arrivati a Firenze per apprezzare una selezione delle migliori realtà italiane del cibo di qualità e della ricerca sull’enogastronomia d’eccellenza.

Molto seguiti anche i Taste Ring del Gastronauta Davide Paolini assieme agli altri appuntamenti in calendario e ai quasi 100 eventi che hanno animato la città per il FuoriDiTaste sempre più creativi e sorprendenti.

Benvenuti in America (3)Tra questi “Benvenuti in America”, la festa che Gustiamo, la società che importa e vende negli Stati Uniti il vero made in Italy gastronomico, ha organizzato in onore dei produttori italiani che [es]portano i loro prodotti sulle tavole degli americani.

La festa si è svolta nella tradizionale e artigiana Fabbrica di Argenteria Pampaloni dove gli ospiti hanno potuto assaggiare le proposte gastronomiche di Alessandro Frassica, meglio conosciuto come Ino per i suoi gustosi panini, accompagnate dai vini siciliani di Pianogrillo e quelli toscani di Famiglia Cecchi.

Proposte gustose realizzate con i prodotti distribuiti da Gustiamo come il pane cunzato con il  pomodorino del piennolo di Casa Barone, le alici di Cetara di Nettuno,  i capperi di Pantelleria di La Nicchia e l’olio di Pianogrillo di Ragusa. Senza trascurare gli spaghetti  Martelli cucinati da Leonardo Romanelli con il vero pomodoro San Marzano Gustagrosso. Presenti molti dei produttori che si identificavano simpaticamente per le loro coroncine di foglie d’oro in testa.

Paolo Parisi con il suo uovo
Paolo Parisi con il suo uovo

Altro appuntamento cult al Locale in via delle Seggiole nel cinquecentesco  Palazzo Concini con le celeberrime uova di Paolo Parisi. Un vero cooking show condotto dallo stesso produttore che ha proposto in diretta su caratteristici bicchieri uova cotte a 61 gradi per 20 minuti e condite con olio, origano, cappero, capello di scorza di limone giallo e verde, pepe molto apprezzate dagli ospiti presenti.

Ma perché le uova di Parisi sono così particolari? Perché sono prodotte da oltre 1500 galline livornesi che vivono liberamente accanto ad un allevamento di capre nella sua azienda agricola sulle colline di Pisa. Da qui la sua intuizione: dare un gusto nuovo all’uovo bianco. Così le formidabili livornesi razzolano a terra e si nutrono di cereali e latte di capra. Una combinazione che fornisce le proteine necessarie alla produzione di uova e regala un inaspettato ricordo di mandorla.

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