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Traballa la seggiolina del sindaco. A Nardella non è rimasto che suonare l’adunata

admin
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Una fotografia esatta, ben illustrata nell’articolo che segue di Carla Ceretelli che analizza con grande professionalità la situazione della giunta Nardella. Il sindaco e la sua giunta della play station pensano che i fiorentini siano pronti a dimenticare tutti i  disservizi di 4 anni, gli “schiaffi” che i residenti hanno preso con i lavori della tramvia,  quanto hanno distrutto senza ottenere i vantaggi che loro dicono di aver raggiunto. Quando i fiorentini rientrano a casa da fuori con il treno devono chiudere gli occhi per non sentirsi male allo sguardo della foresta di pali dell’ex piazza Santa Maria Novella voluta e realizzata con grande stile da Michelucci. Che starà rivoltandosi nella bara. Il bello è che Renzi e Nardella si vantano di aver smantellato la pensilina di Toraldo di Francia. Non bella ma molto meno brutta di come Nardella e Giorgetti hanno ridotto la piazza. [piero campani]

 

di Carla Ceretelli

Il sindaco di Firenze a “L’aria che tira” su la 7 dichiara con forza e aria austera che gli è propria e lo
contraddistingue, rafforzata dagli occhiali che offrono aria professorale e autorevole, ma senza violino,
che gli immigrati vanno accolti nel rispetto delle regole, con la certezza della pena e, se delinquono.
Esorta inoltre i magistrati a non liberare spacciatori e ladri presi in flagranza di reato, dpo pochi giorni.
Ma le carceri ridondano, si dice. Ebbene, dunque il rimpatrio immediato, previsto , per altro dalla legge,
risulta ancora più necessario.

Ma.. credevo che queste cosette fossero di destra. Ha sempre predicato accoglienza a tutti i costi per
tutti, come i suoi sodali. Da quando Dario ha cambiato parere? Ah già siamo a meno di un anno dal voto.
Ma , come è proprio di una certa sinistra, non dimentica di dare la frecciata di prammatica alle destre e al
bieco Ministro dell’Interno. Infatti nelle sue parole c’è un sottile rimprovero al ministro che non li
rimpatria in quattro e quattr’otto con la bacchetta magica. rob de matt. Traballa la seggiolina e anche lui
tiene famiglia.

Negli ultimi tempi Dario, realizzando che il terreno gli scivola sotto i piedi, molti lo
stanno abbandonando e il suo partito sta scivolando se non nel nulla nel poco, tanto da arrivare , nei
sondaggi, a una sbiadita cifra percentuale, si è dato una scrollata e ha capito che i suoi concittadini
sono su di giri. In primis per una sensazione, ancorchè percettiva quanto si vuole, di insicurezza che
serpeggia senza sosta. E anche, un tantinello, per il tranvai che dopo attese spasmodiche di alcuni
lustri crea tribolazione fra chi amministra e chi è amministrato. Si, quella che sta rendendo scomoda la
vita specie in piazza Dalmazia e ogni tanto si ferma, insieme alla mancata sincronizzazione dei
semafori. Ma, giustamente, diamogli il tempo di andare a regime. Certo, dopo un ventennio circa ne
hanno ben donde.

Non passa giorno che non si senta parlare di stupri da parte di immigrati che, poverini, sono giovani,
poco o nullafecenti e non sono proprio bene accolti dalle nostre ragazze. E, come dice qualcuno hanno
gli ormoni a mille. Non a Firenze, per ora, per carità, ma , come si dice da noi,
meglioaveppaurachebuscanne.Vero è che ci pensano i nigeriani con le loro figliole, spesso minorenni
tenute come schiave e i pusher, anche fra loro molti minori che si trastullano in quel delle cascine, il
nostro meraviglioso parco. Ma anche nelle nostre piazze storiche ormai appannaggio di extracomunitari

variopinti che la fanno da padroni.
Siamo davvero esausti di ripetere la solita solfa, anche per tema di essere accusati di razzismo.
Ma finalmente Dario è con noi e ci sentiamo sollevati.
Infatti si vanta di averne fatto arrestare uno come se fosse una grande conquista.

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