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Tradizione, casa e passione da Eataly all’Osteria di sopra

Redazione
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di Gianni Mercatali

Chi frequenta Eataly a Firenze attende sempre con ansia e curiosità la prima settimana di ogni mese per scoprire quale sarà L’Osteria di sopra. Per chi non lo frequenta potrebbe essere l’occasione giusta per passare da via Martelli. Si, perché ogni mese una diversa osteria cucina le proprie specialità per celebrare la grande biodiversità italiana e la bellezza delle tradizioni enogastronomiche che caratterizzano le nostre regioni. Un viaggio gastronomico che permette di girare l’Italia del buon bere e del buon mangiare stando seduti ad un tavolo nelle affrescate sale di un antico palazzo fiorentino.

In questo mese di novembre grande successo ha L’Oste della Bon’Ora dei Castelli romani che propone una cucina attenta alla tradizione regionale italiana ma con un tocco di creatività, proponendo ricette mai banali, in cui ogni ingrediente viene esaltato e armonizzato con gli altri. Uno spazio nel menù è riservato ad alcuni piatti della cucina francese, anch’essa rivisitata pur nel rispetto della tradizione.

L’ambiente è familiare perché Massimo Pulicati, personaggio carismatico e oste, lavora con la moglie Maria Luisa (nella foto) che sta ai fornelli e i figli Marco e Flavio.

Il menu oste-della-bonora3di base è quello romano. Da apprezzare una crema di cavolfiore con zafferano e carciofi fritti, spaghetto di Gragnano Afeltra con carciofi e vongole o gnocchi con gorgonzola e salvia del loro giardino. Di secondo il filetto di maiale scaloppato con tortino di zucca o l’evergreen abbacchio servito con una singolare crema di finocchi.

Per i dolci conviene abbandonarsi al gusto del babà preparato in casa con crema Marialuisa oppure allo scrigno d’inverno, ovvero pasta sfoglia con frutta secca invernale e brandy italiano invecchiato 25 anni.

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