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Un dilemma che non ci voleva. Stare ancora nel Pd o seguire chi non trova ragioni per rimanere

admin
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So di essere noioso ,ma devo sputare il rospo..

Non so quanti ex vivono questo tormento.

Nei miei pensieri è in corso un travaglio che mi fa star male, non riesco a distrarmi, ho un chiodo fisso.

Un dilemma che non mi ci voleva.

Stare nel Pd , che con le primarie si è consegnato nelle mani di Renzi ,di fatto è il PDR.
O seguire chi non ha trovato più le ragioni per rimanere e se ne è andato, e non parlo solo di chi ha dato vita al movimento Art.1

Non è una scelta facile.
Almeno per me.

Chi dice che sono un vecchio ha ragione da vendere, lo sono e ho attraversato gli ultimi 50 anni vivendo compiutamente le trasformazioni del mondo politico e sociale.

Tante le cose che rifarei ma non sono poche e meno importanti quelle che non rifarei.

Vengo dal PCI ,ho vissuto come un soldato il senso di appartenenza al Partito , ho creduto nel centralismo democratico, e schierandomi con la maggioranza sono numerosi gli sbagli che ho fatto e che oggi con l’esperienza e le convinzioni maturate ,non rifarei.

Una per tutte non mi schiererei con la decisione del Comitato Centrale del PCI quando fu decisa la radiazione dei compagni del Manifesto.

Ho imparato dagli errori che ho commesso, ho capito che molte volte è più rivoluzionario il dubbio della presunta verità .

Oggi sono innocentista fino a prova contraria anche nei confronti del più agguerrito avversario.

Con il tempo sono venute meno le certezze ,il senso di appartenenza, la responsabilità di essere parte di una grande famiglia….so bene che tutto questo appartiene al passato, all’era paleolitica mi dirà qualche mia conoscenza.

Ma diffido dall’avanzare del nuovismo quando pecca di superficialità , quando si presenta come se tutto nascesse ora con lui e tutto ciò che c ‘era prima è da buttare.

Oggi i partiti sono sostituiti dai capi, dai condottieri… partiti dentro i quali non si discute ,è esaltata la fedeltà, devi solo credere e obbedire .In questo si somigliano un po’ tutti.

Se ci aggiungi combattere…..

Eppure vivo la scissione come una lacerazione, uno strappo….poi ancora devo capire qual’ è il percorso della nuova formazione staccatasi dal PDR.

Sceglierò cosa fare quando sarà chiaro quali sono i programmi, chi si avvicina di più ai valori del socialismo democratico, ai problemi reali degli italiani…non solo a chiacchere.

Graziano Cioni

da Pensalibero.it

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