di TOMMASO GIACOMELLI
Cosa rimane della stagione della Fiorentina? Niente, soltanto una grande delusione. Stasera il Franchi dovrebbe registrare un’affluenza di pubblico molto bassa, tra le peggiori della stagione. Tutto giustificabile, la sconfitta in semifinale di Coppa Italia ha abbattuto tutto l’ambiente, visto che anche l’unico obiettivo stagionale rimasto è sfumato sul più bello. Adesso rimangono una manciata di partite di Serie A, nelle quali la Fiorentina deve tornare alla vittoria che manca da ormai troppo tempo, deve ritrovare una dignità perduta e impostare il futuro.
Sarebbe inutile insistere su giocatori già spremuti abbastanza, vedi Biraghi, e su chi è già con la testa altrove, come Veretout. Sarebbe sorprendente trovarsi di fronte ancora Gerson a centrocampo, un giocatore che in oltre 30 presenze non ha quasi mai lasciato traccia sul campo, e che inoltre è in prestito secco dalla Roma. Anche Mirallas è un altro da accantonare in questo scorcio finale di stagione, in prestito dall’Everton non pare avere la possibilità di rimanere ancora in riva all’Arno. Lo stesso discorso potrebbe valere per Edmilson Fernandes, sul quale però è in atto una valutazione per capire se il giocatore può essere funzionale a Montella, anche per un eventuale riscatto in vista del prossimo anno.
In questo scenario di bocciature e di analisi future, l’augurio è di vedere in campo volti nuovi o quasi, giocatori di proprietà Viola che potrebbero recitare un ruolo da protagonisti nel prossimo futuro. Tra questi possiamo citare i vari Beloko, Vlahovic, Montiel (attualmente squalificato) e Graciar. Meriterebbero di trovarsi tra gli undici anche Hancko e soprattutto Simeone, che in vista di una sua possibile cessione, sarebbe giusto vederlo in campo per non subire un eccessivo deprezzamento dopo un’annata negativa, sperando che possa ripetere le buone cose viste lo scorso anno in questo scorcio finale di campionato.