Tiene banco in Toscana la decisione del presidente Rossi e del suo fido scudiero della mobilità regionale Ceccarelli sull’assegnazione delle linee del trasporto locale su gomma ai francesi. Proteste arrivate da ogni parte della Toscana come Livorno, Arezzo, Massa, Pistoia, ma soprattutto Prato dove perdere laCap significa perdere un valore importante per l’intera economia, E il sindaco Biffoni non l’ha certamente mandata a dire attaccando la decisione di Rossi e Ceccarelli.
La risposta di Rossi è stata indirizzata contro la decisione delle forze politiche e economiche. Contro tutti i sindaci salvando solo il sindaco di Firenze. Cosa nasconde questo ritrovato feeling fra i renziani, perchè Nardella cerca di smarcarsi , ma rinane un uomo di Renzi e il presidente della regione?
Forse si uò vedere nei bus tutti targati Mercedes che Ceccarelli ha regalato all’Ataf, che potrebbe finire anche lei con i francesi.
Duro dopo quello di Giani anche quello del portavoce di Fratelli d’Italia in regione Macheschi. “Esprimo sdegno per la bramosia di Rossi ed il Pd di dare in mano ai francesi pezzi dell’economia regionale. La Sinistra, non soltanto sta più con l’Europa che con l’Italia, ma sta svendendo pezzi di Toscana e di Firenze alla Francia: dopo la tramvia fiorentina, anche il trasporto pubblico su gomma finisce in mano agli amici di Macron. In barba a tante aziende toscane che avevano presentato un ricorso al Consiglio di Stato ed erano perciò in attesa di tale sentenza. Noi diciamo basta a questa svendita totale di infrastrutture e servizi. La Giunta calpesta anche una decisione del Consiglio regionale che, all’unanimità aveva chiesto a Rossi, di attendere qualche mese in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato” .