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Da Firenze all’Isola di Pasqua, per salvare i Moai

Redazione
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Ahu Akivi, Easter island, Chile. Ahu Akivi is a sacred place with seven moai, all equal size and shape. The moai face sunset during the Spring equinox and have their backs to sunset during the Autumn Equinox.

Parte da Firenze un progetto per salvare i Moai, sculture simbolo dell’Isola di Pasqua, dall’azione dei licheni e dal deterioramento presentato nei giorni scorsi dall’Istituto Lorenzo de’ Medici al ministro delle culture, delle arti e del patrimonio del Cile, Consuelo Valdés Chadwick, in visita all’Istituto.

Al ministro Valdés Chadwick sono stati illustrati i risultati ottenuti con un primo progetto pilota di restauro dei Moai, iniziato sette anni fa grazie all’intervento del restauratore e docente dell’Istituto Lorenzo de’ Medici, Lorenzo Casamenti, che, con la collaborazione dell’Università di Santiago, ha fatto analizzare in Italia i licheni di cui sono ricoperti i Moai.

“Abbiamo ritenuto che la pietra di queste opere uniche al mondo fosse gravemente danneggiata dai licheni e, fatta la diagnosi, abbiamo attivato la terapia su quattro delle 1.042 statue presenti sull’Isola” ha raccontato Casamenti, capo del progetto dei Moai e responsabile dei progetti nazionali e internazionali di restauro con gli studenti del livello avanzato della Lorenzo dei Medici. “In gruppi, gli studenti dell’istituto hanno partecipato a workshop sull’isola e hanno rimosso i licheni con sostanze chimiche e con bastoncini di legno, applicando in seguito un consolidante – ha proseguito – Dal mio sopralluogo, fatto il mese scorso, risulta che il lavoro ha portato i suoi frutti: i Moai trattati sono in perfette condizioni, ma ci sono altre 50-60 statue che hanno urgente bisogno del trattamento”.

Da qui il progetto che potrebbe partire già a settembre con l’appoggio del ministro della cultura che porterà nei prossimi giorni la proposta all’attenzione dell’amministrazione del Parco Nazionale Rapa Nui.

“È stato un incontro bello ed emozionante – ha commentato Carla Guarducci, presidente e Ceo dell’Istituto Lorenzo de’ Medici – È servito a trasmettere la nostra passione per il restauro di queste statue bellissime, patrimonio dell’umanità. Un impegno che la nostra scuola si è assunta con grande entusiasmo e dedizione, e che sottolinea la mission dell’istituto: formare i giovani e aiutarli a credere nel loro presente e nel loro futuro”.

“Il nostro intervento è assolutamente gratuito, l’intento è soprattutto quello di formare dei restauratori del luogo che possano continuare il trattamento di conservazione della pietra Toba  – ha spiegato Casamenti – con competenza e con l’attenzione che merita  tutto il ParcoNazionale Rapa Nui, dichiarato Patrimonio dell’Umanità. All’Istituto Lorenzo de’ Medici siamo convinti che attraverso l’educazione, lo scambio di conoscenze tra gli studenti, il lavoro e la ricerca scientifica possiamo contribuire alla cura di questo meraviglioso Patrimonio Mondiale così unico che appartiene a tutti noi”.

Il ministro cileno Consuelo Valdés Chadwick ha manifestato la sua soddisfazione per l’esito dell’incontro e ha dato la sua disponibilità a rafforzare il rapporto fra il Governo cileno e l’Istituto Lorenzo de’ Medici, affinché possa proseguire l’impegno per il recupero dei preziosi Moai.

 

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