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‘Verrocchio, il Maestro di Leonardo’ chiude con oltre 140.000 visitatori. Dal 28 settembre ‘Natalia Goncharova, tra Gauguin, Matisse e Picasso’

Redazione
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Scultura in marmo

Si è chiusa domenica scorsa la mostra Verrocchio, il maestro di Leonardo, la prima grande retrospettiva dedicata ad Andrea del Verrocchio, artista simbolo del Rinascimento e maestro di Leonardo da Vinci, promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e dai Musei del Bargello.

Curata da due tra i maggiori esperti del Quattrocento, Francesco Caglioti e Andrea De Marchi, in quattro mesi di programmazione, la mostra di Palazzo Strozzi ha raggiunto la cifra di oltre 140.000 visitatori. Nello stesso periodo 111.650 persone hanno visitato il Museo del Bargello dove era ospitata una sezione speciale della mostra, cifra in aumento del 10.51% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Evento di punta delle celebrazioni leonardesche 2019, l’esposizione ha attirato fin dalla sua apertura l’attenzione della stampa nazionale e internazionale per gli eccezionali prestiti provenienti da musei di tutto il mondo e per l’ampio ampio dibattito critico relativo alle nuove scoperte e attribuzioni che sono state presentate.

Dopo la tappa fiorentina l’esposizione si sposterà alla National Gallery of Art di Washington DC dal 29 settembre 2019 al 2 febbraio 2020

“Dopo aver infranto tutti i record con l’arte contemporanea, Palazzo Strozzi è tornato in grande stile all’arte del Rinascimento con la prima retrospettiva dedicata Verrocchio, uno degli artisti più importanti del Quattrocento. “Verrocchio, il maestro di Leonardo” ha presentato l’attività multiforme del maestro e della sua bottega indagando al contempo gli esordi del genio Leonardo da Vinci, proprio nell’anno delle celebrazioni internazionali a lui dedicate” –  dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi –  “L’ottimo risultato della mostra conferma ancora una volta l’importanza dell’offerta di Palazzo Strozzi, che continua a produrre mostre tanto originali e coraggiose quanto di successo, tenendo fede al disegno della Fondazione di portare a Firenze eventi culturali di livello internazionale. Questo successo è frutto della collaborazione con i Musei del Bargello e del generoso supporto dei più importanti musei del mondo che ci hanno permesso di realizzare una mostra veramente unica e irripetibile”

“Il Museo Nazionale del Bargello è stato animato in questi mesi da moltissimi visitatori che hanno finalmente apprezzato le opere di Verrocchio e dei suoi collaboratori e seguaci nel vivace agone artistico fiorentino del Quattro e primo Cinquecento. In un percorso espositivo circolare tra le due sedi”  – dichiara Paola D’Agostino, Direttore dei Musei del Bargello – “anche i capolavori di Donatello, Luca della Robbia, Mino da Fiesole, Desiderio da Settignano, Antonio Rossellino e Benedetto da Maiano, conservati al Bargello, sono stati in dialogo con quelli realizzati da Verrocchio e dalla sua bottega insieme con opere mai esposte prima o restaurate in occasione della mostra. Le sezioni del Bargello, in particolare, oltre ad illustrare la genesi e il successo di capolavori assoluti del Verrocchio, come l’Incredulità di San Tommaso, hanno permesso al visitatore di apprezzare la pratica di bottega e la diffusione seriale della scultura lignea del tempo. Siamo particolarmente soddisfatti che la mostra abbia anche rappresentato un’occasione per tanti fiorentini di tornare al Bargello e di ‘riscoprire’ opere note in nuovi e stimolanti confronti”.

Dal 28 settembre 2019 al 12 gennaio 2020 Palazzo Strozzi celebra 28  straordinaria figura femminile delle avanguardie di primo Novecento, attraverso una grande retrospettiva che ripercorre la sua vita controcorrente e la sua produzione artistica a confronto con opere di celebri artisti che sono stati per lei punti di riferimento come Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Umberto Boccioni.

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