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Renzi a Vendola: “Ho investito in tecnologia”. Intanto da mesi non è disponibile la carta d’identità elettronica

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Firenze è stata una delle prime città ad avere, pagando, la possibilità di dotarsi di una carta d’identità  magnetica con tanto di cip. Adesso l’ufficio anagrafe è l’ultimo d’Italia con mesi e mesi senza avere più questa possibilità. Il sindaco Renzi, che da sempre parla di nuove tecnologie, di dotare la città di tutti gli strumenti per rendere la vita ai suoi cittadini. Eppure dalle deleghe che siamo andati a consultare l’anagrafe è sotto la sua giurisdizione e quindi dovrebbe essere il primo a sapere che a Firenze le carte d’identità elettroniche sono bandite da molto tempo.

Il motivo? Semplice. Il macchinario  che dovrebbe rilasciare la carta d’identità è obsoleta e dovrebbe essere cambiata o rivista da capo a piedi. E’ possibile nell’amministrazione tutta internet e tecnologia del sindaco Renzi in mesi e mesi (si parla prima dell’estate) non si sia riusciti a sistemare la cosa.
E’ vero che la direzione dell’anagrafe affidata all’ex comandante dei vigili urbani, Bartolini, ha pensato di venire incontro ai cittadini.

“Se volete mantenere la carta elettronica, l’ufficio vi rilascia un documento cartaceo che prolunga la validità a data da destinarsi fino a quando non sarà riparata la macchina”.

Primo, il foglio cartaceo non ha validità all’estero.Secondo se un cittadino ritiene di utilità la carta tipo bancomat perché si deve portare dietro un foglio da mostrare.Terzo E’ questa l’amministrazione del futuro come va andando in giro il sindaco di aver messo in piedi a Firenze?

 La non verità di Renzi.  Ecco la risposta di Renzi al  leader di Sel Nichi Vendola che lo ha definito un neoliberista. Il sindaco di Firenze, da Matera, risponde: “io le cose di sinistra non le dico, le ho fatte. Sono il primo sindaco di una grande citta’ che ha avuto la forza di fare il piano strutturale a volume zero, cioe’ senza consumo di suolo; mi sono messo contro gli interessi e ho difeso l’ambiente; sono il primo sindaco di Firenze ad avere messo in giunta piu’ donne che uomini; ho investito sul welfare mentre tutti stavano tagliando; ho ridotto l’addizionale Irpef per quelli che La Pira chiamava povera gente, ho investito sull’innovazione tecnologica per allargare la partecipazione“.

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