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Parco della Piana e aeroporto possono convivere

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Il progetto di parco agricolo della Piana costituisce l’elemento ordinatore per la variante al Pit, che comprende anche la qualificazione dell’aeroporto di Firenze. Lo ha ribadito l’assessore regionale all’Ambiente Anna Maria Marson, rispondendo nell’aula del Consiglio regionale a un’interrogazione sulla compatibilita’ fra parco e nuova pista dello scalo di Peretola, presentata dal consigliere del gruppo misto Dario Locci. Locci chiedeva tra le altre cose se ”effettivamente il progetto per il Parco della Piana fiorentina sia incompatibile con la realizzazione di una nuova pista per l’aeroporto di Firenze, secondo l’ipotesi comunemente chiamata pista parallela”. ”La scelta di tenere insieme parco e aeroporto all’interno di un unico procedimento – ha spiegato Marson – e’ garantita da una presa in conto esplicita delle interferenze aeroporto-parco e quindi alla ricerca delle migliori integrazioni possibili. E’ chiaro che la nuova pista avra’ un impatto piu’ o meno rilevante sul progetto di parco agricolo. Per questa ragione la valutazione ambientale strategica di qualificazione dell’aeroporto e’ importante, cosi’ come la previsione di adeguate opere di mitigazione e di compensazione”. Marson ha poi chiarito che non sono state sostenute spese per il bando di selezione per gli interventi relativi al parco agricolo della Piana, poiche’ tutte le procedure sono state svolte da personale interno della Regione, e che non ritiene opportuno bloccare i contributi in attesa dell’approvazione del Pit, perche’ essi sono ”importanti per la concretizzazione del progetto del parco”. Locci si e’ dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta dell’assessore. ”Penso che per l’aeroporto di Firenze siamo fuori tempo massimo e che comunque vada ormai avremo uno scalo di serie B – ha commentato il consigliere -. Ritengo che parco e nuova pista siano incompatibili; si faccia almeno la pista parallela, e facciamola finita con comportamenti che rasentano il ridicolo”.

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