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Salvini nel passaggio da Firenze detta le regole: Ceccardi penserà all’Europa, entro il 31 il candidato. Nuovo coordinatore per i quartieri

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Da sin, Salvini, Ascione, Passeri

 

di Piero Campani

Non ha fatto scalpore come altre volte il passaggio da Firenze di Matteo Salvini. Almeno ad una prima analisi sembra quasi che sia venuto per contrastare con fare mediatico la presenza di Franceschini a Palazzo Vecchio. Dopo mandato precisi messaggio ai suoi Metteo Salvini non ha tralasciato di andare a salutare il sindaco Nardella. Cosa si saranno detti? Ciao buon lavoro e basta oppure avranno parlato della situaione in ebollizione che esiste in Italia. Con Firenze fucina di novità mondo delle alleanze politiche. Da sempre la città di Machiavelli è sempre stata all’avanguardia in questo tema. Basta pensare a La Pira che ha anticipato situazioni che sono oggi in prima linea. Basta pensare all’Africa o al Medio Oriente.

Se questo incontro porterà  sconvolgimento nelle  alleanze a livello nazionale o locale lo vedremo presto: le elezioni nelle regioni come Emilia Romagna e Toscana saranno le cartine di tornasole.

Aggiustato il tiro in Toscana e nel capoluogo di Regione

Partiamo dalla Regione. Con molta classe, da navigato politico nonostante la giovane età Salvini ha dato il ben servito alla Ceccardi che già in modo diplomatico aveva avanzato la candidatura a presidente della Regione per il centrodestra da parte della Lega: Quando qualunque personaggio in corsa afferma “io non mi candido ma se me lo chiedono….” E cosa è questa se non una autocandidatura.
Ecco il savoir fair di Salvini: “La Ceccardi serve alla Lega in Europa. Ha l’esperienza giusta per fare un buon lavoro in Europa”.

Passiamo a Firenze. Il mondo della Lega si è larvatamente lamentata dello sc ollamento fra la base a Palazzo Vecchio e i quartieri , spesso lasciati a se stessi senza la possibilità di allargare l’orizzonte dal quartiere verso il centro, con una sempre maggiore collaborazione. Molto probabilmente per mancanza di numero sufficiente di persone. A questo per presentarsi sempre più organizzati è statoo deciso di nominare Marco Passeri capogruppo in Palazzo Vecchio come il coordinatore di tutte le iniziative di quartiere.

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