Di Alessandro Fiesoli
Grandi paginate sul nuovo stadio di Tirana by Casamonti (lo stesso architetto di Commisso) con uno stuolo di inviati-invitati al seguito. Anche l’architettura ha il suo marketing, la comunicazione è tutto.
Il miracolo di Tirana? Hanno ricostruito sul vecchio, guarda un po’, come a Torino, Udine, Bergamo o se vogliamo essere meno provinciali Londra, vedi Wembley. Succede un po’ dappertutto, il nuovo che prende forma e futuro dal vecchio. Dappertutto, meno che a Firenze. Dove le nostre due curve, di vecchio calcestruzzo, non possono essere toccate, soprintendenza dixit, con la sola prospettiva di restare abbandonate, vuote per sempre come la maratona (una visione da incubo) il giorno in cui la Fiorentina dovesse lasciare il Franchi. Non si può, il Franchi è un monumento.
Casamonti da Tirana ha escluso che Commisso possa essere interessato ad altri progetti di restyling del Franchi che non sia il suo, che prevedeva , appunto, la demolizione delle curve. Capisco. Ma è possibile, continuo a chiedermi, che lo Stato non prenda atto della certezza di un futuro impossibile per il Franchi senza Fiorentina e non risolva il nodo assurdo di un vincolo sulle curve destinato a ridurre lo stadio a un monumento senza vita? Meglio un nuovo stadio, ha detto Casamonti da Tirana. Già, ma dove, e soprattutto quando??? Metto tre punti interrogativi per sottolineare tutta la grande incertezza che pesa sui tempi dei progetti Mercafir e/o Campi.
Chiedo : secondo voi, Commisso, giustamente attento al fast-fast-fast, anche perché non è più un ragazzo, sarà disposto ad aspettare minimo cinque anni (minimo, ad andare molto ma molto bene) prima di entrare nel suo nuovo stadio? E a pagare in anticipo fior di soldi (venti milioni, bastano?) per gli ettari Mercafir per averli a disposizione solo dopo due anni abbondanti? Il rischio è che Commisso finisca con arrendersi alla burocrazia, è quella si’ che sarebbe la soluzione peggiore. Se la priorità del presidente Viola sono i tempi di realizzazione, il restyling del Franchi, come succede ovunque, intanto con una copertura come si deve, resterebbe la soluzione più rapida. Con un altro progetto, a questo punto. La lezione di Tirana, perché il senso potrebbe essere questo, servirà a qualcosa? Saluti