Home FIORENTINA Fiorentina: faccia a faccia coi fantasmi, adesso arriva il Torino

Fiorentina: faccia a faccia coi fantasmi, adesso arriva il Torino

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di Tommaso Giacomelli

La Fiorentina ha preso una boccata d’aria, di ossigeno, grazie alla vittoria 2 a 0 col Cittadella, che ha permesso alla Fiorentina di andare a giocare gli ottavi di finale di Coppa Italia a Bergamo, contro l’Atalanta. Però la formazione scesa in campo martedì non ha colpito, mostrando ancora una volta come la squadra gigliata sia un paziente ancora malato e lontano dalla guarigione. Poca concretezza in area di rigore, squadra lenta e poche idee a metà campo. Contro il cittadella si era visto il 4-3-3, una soluzione nuova rispetto al 3-5-2 che pare aver perso efficacia, ma solo per poco, perché la sciocchezza di Venuti e conseguente uscita furiosa dal campo di Sottil, ha costretto Montella a varare una formazione più contenitiva.

Tra i giocatori in campo Pulgar non ha convinto, mentre si è messo in evidenza Benassi con una doppietta. Per questo a Torino potrebbe scattare l’ora dell’ex granata, ma sarà ancora Badelj il sacrificato, dopo un inizio di stagione problematico? Montella scioglierà ogni dubbio nei prossimi giorni. Anche Lirola non ha convinto né martedì sera né nell’arco di tutta la stagione, ma i 13 milioni di investimento non consentono di accantonare un giocatore così a cuor leggero. Stupisce il discorso di Montella, il quale ha affermato che lo spagnolo non riesce a gestire i brusii del Franchi. Pedro invece è l’oggetto misterioso che sta tenendo banco negli ultimi giorni, criticato dall’allenatore e con un minutaggio insufficiente per l’acquisto più oneroso del mercato estivo, anche col Cittadella zero minuti per il brasiliano. Vlahovic ha messo in evidenza delle grandi qualità, ma al tempo stesso ha mostrato poca concretezza. Giustificabile per un ragazzo del 2000, che deve reggere il peso dell’attacco da solo. Per questo il nome di Pedro torna a riecheggiare con grande forza.

Commisso ha detto che la Fiorentina è una grande famiglia e ha rinnovato la fiducia a Montella, che adesso dovrà rimboccarsi le maniche per ridare un’identità alla Fiorentina. Servono dei punti e una buona prestazione a Torino, che sia col 3-5-2 tanto caro o con il nuovo 4-3-3. Sicuramente non ci sarà Ribery, forse rientrerà Chiesa, più difficile Pezzella. Una Fiorentina in emergenza, chiamata a fronteggiare i suoi fantasmi, per uscire dal brutto tunnel in cui è precipitata con violenza.

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