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Palazzo Strozzi torna all’arte contemporanea con ‘Aria’ di Tomás Saraceno

Redazione
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di Elisabetta Failla

Dopo due mostre storiche Palazzo Strozzi torna all’arte contemporanea con una grande mostra curata da Arturo Galansino: Aria di Tomás Saraceno che potrà essere visitata dal prossimo 22 febbraio fino al 19 luglio 2020.

Photography by Alfred Weidinger, © 2015

Tomás Saraceno, argentino ma per metà italiano (da ragazzino ha vissuto a Udine), classe 1973, è il più giovane artista che abbia mai esposto le sue opere a Palazzo Strozzi. Ḕ è uno dei più originali e visionari artisti contemporanei al mondo, la cui ricerca poliedrica e creativa unisce arte, scienze naturali e sociali. Le sue opere immersive invitano a cambiare punto di vista sulla realtà e a entrare in connessione con fenomeni ed elementi non umani come polvere, ragni e piante che diventano protagonisti delle sue installazioni e metafore della nostra percezione del cosmo.

La mostra è il suo più ampio progetto mai realizzato in Italia con installazioni site specific   che esalta il contesto storico e simbolico di Palazzo Strozzi e di Firenze attraverso un profondo e originale dialogo tra Rinascimento e contemporaneità, proponendo un cambiamento del modello di riferimento: dall’uomo al centro del mondo, all’uomo come parte di un universo in cui ricercare una nuova armonia.

Arturo Galansino e Tomás Saraceno

“L’arte di Tomás Saraceno ci fa riflettere su problemi e sfide caratteristici della nostra era – l’Antropocene – divenuti sempre più urgenti, come l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la sostenibilità, il superamento di barriere geografiche e sociali – haspiegato Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della Mostra, durante la presentazione – A Palazzo Strozzi la ricerca artistica di Tomás, che con la sua visione aperta e interconnessa schiude mondi utopici e allo stesso tempo reali, viene ulteriormente amplificata di senso e resa esteticamente unica dal confronto con il nostro edificio, simbolo dell’Umanesimo. Il titolo della mostra – Aria – oltre a riferirsi a temi ed elementi aratteristici del lavoro dell’artista, vuole essere un monito al rispetto del pianeta e della sua atmosfera, ormai criticamente compromessa, e prefigurare il passaggio ad una nuova era geologica – l’Aerocene – incentrata proprio su questo preziosissimo elemento, ha anche implicazioni musicali, data la presenza nell’esposizione del ritmo delle vibrazioni delle ragnatele e della sonificazione delle onde gravitazionali provenienti dall’Universo. Un approccio interdisciplinare che ci fa percepire la complessa rete che collega l’uomo sia al microcosmo delle particelle, sia al macrocosmo dei mondi”.

Punto di partenza della mostra è Thermodynamic Constellation (Costellazione termodinamica) una nuova installazione site specific per il cortile di Palazzo Strozzi. L’opera è composta da tre grandi sfere specchianti sospese, e diviene simbolo dell’interesse di Saraceno per i temi ambientali. L’artista immagina un futuro privo di confini e libero dall’uso di combustibili fossili: una nuova era di solidarietà tra uomo e ambiente, espressa da Aerocene, comunità artistica interdisciplinare avviata dall’artista stesso. Le sfere nascono dalla sperimentazione di Saraceno con mongolfiere capaci di volare grazie alla sola energia solare e diventano per l’artista un invito a ripensare in maniera poetica e collettiva la maniera in cui abitiamo il nostro mondo.

L’installazione è resa possibile dal sostegno della Fondazione CR Firenze all’interno di un ampio progetto che tocca vari temi della mostra, costituito da numerose attività rivolte in particolare alle scuole e ai giovani.

L’esposizione si snoda intorno alla serie delle Arachnomancy Cards (Carte da Aracnomanzia), trentatré carte pensate dall’artista che diventano metafore dei legami tra tutto ciò che esiste in natura, vivente e non vivente.

A Palazzo Strozzi nove degli ambienti della mostra sono associati a una carta che diviene una sorta di araldo che collega tra loro i contenuti di ogni spazio, creando inaspettate connessioni tra elementi apparentemente lontani. Un ulteriore ambiente è dedicato alla serie completa delle trentatré carte.

Come i ragni emettono vibrazioni attraverso la loro tela per connettersi con la realtà che li circonda, le opere di Saraceno agiscono come strumenti per percepire fenomeni che vanno al di là dei nostri sensi. È così che Saraceno trasforma Palazzo Strozzi in uno spazio di immaginazione e partecipazione per andare oltre un’ideologia antropocentrica ed esaltare i valori di diversità, cooperazione e interconnessione.

La mostra in un percorso tra grandi installazioni che consentono di immergersi in ambienti evocativi che suggeriscono futuri alternativi. Nella prima sala i visitatori si trovano all’interno dell’installazione Connectome (Connettoma), che prende il nome dalla mappa delle connessioni neurali del cervello, composta da un insieme di sculture poliedriche sospese, modellate sulla forma delle bolle di sapone.

Seguono poi gli ambienti dedicati a Sounding the Air (Suonando l’aria) e Webs of Attent(s)ion (Reti di at‐tenz(s)ione), in cui i visitatori sono chiamati a immergersi nei mondi sensoriali delle ragnatele e delle atmosfere che li caratterizzano; How to Entangle the Universe in a Spider/Web? (Come impigliare l’Universo in una ragnatela?), studio sulla relazione tra diverse dimensioni, con la ragnatela che diviene immagine dell’Universo; Passages of Time (Passaggi del tempo) e Aerographies (Aerografie), che evocano un suggestivo parallelismo tra polvere cosmica e inquinamento attraverso il movimento dell’aria nello spazio; A Thermodynamic Imaginary (Un immaginario termodinamico), coinvolgente esperienza che rievoca il Cosmo in modo immersivo; Flying Gardens (Giardini volanti), biosfere in vetro sospese contenenti delle piante che diventano provocazioni scultoree per mettere in discussione i concetti di confine e territorio.

Oracolo del nostro passato, presente e futuro, il ragno è metafora della mostra. Estensione del suo sistema sensoriale e cognitivo, la tela è il mezzo con cui comunica e si orienta nel mondo ma, analogamente alla mappa neuronale del nostro cervello, è anche la base della sua consapevolezza.

La collaborazione di Saraceno con i ragni offre un modo per connetterci con il loro mondo e un’occasione per superare le nostre tradizionali strutture gerarchiche attraverso cui concepiamo e organizziamo il nostro.

Durante il periodo della mostra è possibile prenotarsi per una lettura personale delle Carte da Aracnomanzia, mentre attraverso l’App Arachnomancy tutti i visitatori sono invitati a sviluppare nuovi sistemi di percezione e di consultazione degli “oracoli ragnatele”. Con la App i visitatori possono anche documentare le ragnatele che incontrano nella vita quotidiana e partecipare all’esercizio collettivo di Mapping Against Extinction fotografando e registrando, in un database, questi “oracoli” che spesso passano inosservati o vengono eliminati.

La mostra è accompagnata da un ricco programma di eventi e attività che include la realizzazione di speciali progetti partecipativi, in collaborazione con Aerocene Foundation, come gli Aerocene Flights, che si terranno presso la Manifattura Tabacchi, dove è anche ospitata una selezione di video e materiali dedicati ad Aerocene.

Molto interessante è la realizzazione del Museo Aero Solar, un progetto collettivo, un invito aperto a tutti per trasformare i sacchetti di plastica usati, in una mongolfiera che galleggia nell’aria, libera da combustibili fossili. È sia un museo fluttuante che una scultura solare.

Nel 2007, Saraceno, in collaborazione con Alberto Pesavento, iniziò a collezionare buste di plastica e con altri amici iniziò a tagliarle, incollarle insieme creando una raccolta di storie personali. A oggi, centinaia di migliaia di sacchetti di plastica sono stati recuperati da oltre 50 comunità distribuite in oltre 30 paesi. Da febbraio a giugno Palazzo Strozzi diviene il centro di raccolta dove portare i propri sacchetti di plastica. Una svolta pastic free per Palazzo Strozzi che, in collaborazione con Publiacqua, ha realizzato le bottiglie termiche con il proprio logo.

A giugno, in un grande laboratorio collettivo nel Parco delle Cascine, sarà costruito con i sacchetti raccolti, un nuovo Museo Aero Solar. In questo modo il pubblico potrà contribuire al cambiamento verso l’era dell’Aerocene. Il laboratorio è aperto a tutti; non è necessaria la prenotazione. Progetto in collaborazione con Aerocene Foundation, Istituto Europeo di Design (IED) e Publiacqua. Gli studenti dell’Istituto Europeo di Design dei corsi triennali in Interior Design e Comunicazione Pubblicitaria hanno curato l’immagine del progetto e il raccoglitore dei sacchetti di plastica installato nella sala adiacente l’inizio del percorso espositivo. Appuntamento quindi sabato 27 (workshop di assemblaggio), dalle 10.30 alle 18.00 e domenica 28 (gonfiaggio e volo), dalle 7.00 alle 9.00 Parco delle Cascine.

Tra i tanti eventi collaterali ne segnaliamo alcuni. La Strozzi Night che avrà luogo giovedì 28 maggio dalle 19 alle 24. Una serata speciale con musica, performance dal vivo e attività per giovani e adulti. L’evento è ideato e sviluppato in collaborazione con il gruppo di studenti delle scuole superiori partecipanti al progetto di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) che hanno curato con il team di Palazzo Strozzi il programma e la comunicazione della serata.

Costellazione Suono: nn ciclo di tre appuntamenti nel cortile di Palazzo Strozzi a cura di Tempo Reale e dedicato ai territori più inaspettati della musica sperimentale contemporanea. Francesco Giomi sposta l’attenzione sul rapporto rumore‐silenzio e sull’importanza dell’ascolto; Bernard Fort trasforma il cortile di Palazzo Strozzi in un’enorme voliera sonora risonante del canto degli uccelli di tutta Italia; Christian Zanesi suona dal vivo una composizione in grado di toccare diversi territori del suono, tanto naturali quanto antropici.

‐ Giovedì 14/05 (ore 21.00), Francesco Giomi, Silence Jukebox

‐ Giovedì 11/06 (ore 21.00), Bernard Fort, Oiseaux

‐ Giovedì 9/07 (ore 21.00), Christian Zanesi, Flusso Nomade

Aria Tomás Saraceno
Palazzo Strozzi – Firenze | dal 22 febbraio al 19 luglio 2020
Aperta tutti i giorni inclusi i festivi dalle 10 alle 20, il giovedì fino alle 2
info: 
www.palazzostrozzi.org/mostre/tomas-saraceno/

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