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Conte firma Dpcm, stop attivita’ non essensiali e spostamenti tra comuni

admin
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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm che dispone nuove misure restrittive per l’emergenza coronavirus. Le disposizioni hanno effetto da domani e sono efficaci fino al 3 aprile. Le stesse si applicano cumulativamente a quelle del Dpcm 11 marzo 2020 e a quelle previste dall’ordinanza del ministro della Salute del 20 marzo 2020. Da lunedi’, quindi, sono sospese “tutte le attivita’ produttive industriali e commerciali”, a eccezione di quelle espressamente previste nell’apposito allegato che accompagna il decreto. Le attivita’ professionali non sono sospese e restano ferme le previsioni di cui al Dpcm 11 marzo 2020. Per le pubbliche amministrazioni resta fermo quanto previsto Dl 17 marzo 2020 n. 18. Resta fermo, per le attivita’ commerciali, quanto disposto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020 e dall’ordinanza del ministro della Salute del 20 marzo 2020. Inoltre, “e’ fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Inoltre “le attivita’ produttive che sarebbero sospese ai sensi della lettera a) possono comunque proseguire se organizzate in modalita’ a distanza o lavoro agile” e “restano sempre consentiti i servizi di pubblica utilita'”. Il Dpcm prevede che e’ “sempre consentita l’attivita’ di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonche’ di prodotti agricoli e alimentari. Resta altresi’ consentita ogni attivitaa’ comunque funzionale a fronteggiare l’emergenza”. Le disposizioni hanno effetto da domani e sono efficaci fino al 3 aprile. Le stesse si applicano cumulativamente a quelle del Dpcm 11 marzo 2020 e a quelle previste dall’ordinanza del ministro della Salute del 20 marzo.
(ITALPRESS).