Nel periodo gennaio-aprile, secondo i dati del Mef, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 123.730 milioni, segnando una riduzione di 5.651 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4,4%). La variazione negativa riflette le misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. La sensibile diminuzione di gettito, già riscontrata nel mese di marzo (-7,3%), si è accentuata nel mese di aprile (-22,1%) per gli effetti del rinvio dei versamenti tributari e contributivi per i soggetti esercenti attività di impresa, arte o professione, fiscalmente domiciliati nelle zone colpite dall’emergenza. In particolare, nel mese di aprile, le imposte indirette hanno fatto segnare complessivamente una variazione negativa pari a -36,3% imputabile principalmente al risultato dell’Iva sugli scambi interni (-2.941 milioni), dovuto sia al complessivo peggioramento congiunturale, sia al rinvio dei versamenti Iva per i soggetti, fiscalmente domiciliate nelle zone colpite dall’emergenza, con ricavi e compensi non superiori a due milioni. Le imposte dirette ammontano a 71.687 milioni, con una crescita di 2.654 milioni (+3,8%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Il gettito Irpef si è attestato a 63.025 milioni (-0,6%). Le imposte indirette ammontano a 52.043 milioni e registrano una variazione negativa di 8.305 milioni (-13-8%).
Tra le altre imposte indirette, registrano un incremento l’imposta sulle assicurazioni (+33 milioni pari a + 8,5%) e l’imposta di bollo (+244 milioni pari a +10,8%). Le entrate relative ai “giochi” ammontano a 3.354 milioni (-1.847 milioni, -35,5%). Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si sono attestate a 3.067 milioni (+86 milioni, pari a +2,9%).