– “Conosciamo il coronavirus molto eglio, sul piano genomico non è mutato ed è ancora insidioso: basta alzare lo sguardo e guardare i numeri di paesi come Usa e Brasile. Non siamo a rischio zero, il virus ancora circola e ci sono dei focolai. Dobbiamo conservare le regole che conosciamo anche nelle prossime settimane”. Così Roberto Speranza, ministro della Salute, intervistato a Cartabianca su Rai3. “Non abbiamo la certezza scientifica di una seconda ondata, ma è comunque possibile. Dobbiamo farci trovare pronti, nel caso non arrivasse ne saremmo tutti felici. Dobbiamo quindi continuare a investire sul sistema sanitario nazionale per non farci cogliere di sorpresa”, ha aggiunto. “Gli scienziati ci hanno dato una grande mano in questi mesi, è normale che ci siano opinioni diverse per un virus che non conoscevamo. Chi non ha assunto misure rigorose come ha fatto l’Italia sta pagando un prezzo enorme. Penso ci sia bisogno di un’alleanza tra politica e scienza, e questo si può fare dando segnali di unità”, ha concluso Speranza.