Home TOP NEWS ITALPRESS Oliveti “Patrimonio Enpam raddoppiato ma guardo al futuro”

Oliveti “Patrimonio Enpam raddoppiato ma guardo al futuro”

admin
314
0
ROMA (ITALPRESS) – Un patrimonio passato da 12,5 a 23 miliardi di euro negli ultimi otto anni e un utile di 1,7 miliardi nel 2019. Questi i risultati ottenuti dall’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri (Enpam) sotto la guida del presidente Alberto Oliveti, in carica dal 2012, appena rieletto per il quinquennio 2020-2025 e già concetrato sui prossimi obiettivi da raggiungere. “Sono molto soddisfatto degli obiettivi raggiunti dalla mia squadra – spiega Oliveti all’ITALPRESS – perchè ovviamente non sono traguardi personali. Abbiamo aumentato il patrimonio dell’Enpam e siamo arrivati quasi a raddoppiarlo: una quota parte è nata dalla creazione di valore negli investimenti patrimoniali di tipo finanziario e immobiliare. Oggi dunque abbiamo una riserva più importante e possiamo affrontare meglio le varie sfide che ci presenta il futuro. Sfide legate alla previdenza, all’aspettativa di vita che sta aumentando, al cambiamento in corso anche tecnologico, e poi agli effetti economico-sociali che si prevedono a seguito dell’emergenza epidemiologica”. Tra gli obiettivi del prossimo mandato “la prima cosa è quella di passare in modo funzionale da un patto tra generazioni a uno scambio tra generazioni. Serve un circuito che sia molto vicino alle differenti esigenze, con una previdenza non solo centrata sui periodi post-lavorativi ma anche sui diversi momenti professionali, dalla formazione alla genitorialità e all’accesso al credito. Tutti i componenti del circuito generazionale devono poter avere un supporto che garantisca una certa equivalenza tra quanto contribuiscono e quanto in sostanza ricevono. Questo è il primo punto ed è legato al secondo, vale a dire all’esigenza di essere veramente autonomi nel poter gestire con flessibilità le leve di questo sistema anche dal punto di vista economico-finanziario”. Per Oliveti è “indispensabile formare una cultura previdenziale. Dobbiamo stare molto attenti ai drivers del cambiamento, al punto tale che ho voluto fare una provocazione individuando un dipartimento del futuro all’interno dell’ente di previdenza. In ultimo, dobbiamo parlare della professione medica”.
(ITALPRESS).