A maggio i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dell’1,5 per cento sui dodici mesi (1,4 in aprile). Lo rende noto la Banca d’Italia.
I prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1,3 per cento sui dodici mesi (1,1 in aprile) mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dell’1,9 per cento (1,7 nel mese precedente).
I depositi del settore privato sono cresciuti del 7,5 per cento sui dodici mesi (contro il 6,8 in aprile); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 5,0 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente (come in aprile). Le sofferenze sono diminuite dell’11,6 per cento sui dodici mesi (in aprile la riduzione era stata dell’11,4 per cento); la variazione può risentire dell’effetto di operazioni di cartolarizzazione.
A maggio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all’1,67 per cento (1,74 in aprile), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,32 per cento (6,61 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,21 per cento (1,06 in aprile), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,60 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,93 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,35 per cento (0,36 in aprile).