di Massimo Sandrelli
Beppe Iachini è il “nuovo“ allenatore. Viva Beppe. Con la sua umiltà, con il suo buonsenso merita fiducia. Ha fatto di tutto per rimettere in piedi un gruppo che era stato male assortito nella scorsa estate, mal gestito dalla precedente gestione tecnica e difficile da recuperare per il lungo lockdown. Beppe, dopo una “vita da mediano“ e quattro promozioni dalla serie B, non si è perso d‘animo e sotto il suo cappellino ha provveduto a provare, cambiare e sperimentare fino a ridare dignità a una squadra che ha rischiato di farsi prendere dalla paura di finire nelle pastoie della zona retrocessione. I sorrisi compiaciuti di Ribery, il ritrovato entusiasmo di Chiesa testimoniano che il gruppo lo gradisce. Si dice ma Iachini è l‘allenatore giusto per le ambizioni di Rocco? Ma che vuol dire? Dopo la stagione Della Valle era tutto da ricostruire tanto che il nuovo progetto tecnico stenta a nascere. Ora è il momento di fare calcio con saggezza e lungimiranza. Bisogna riempire il mosaico della squadra che verrà. In panchina non servono “maghi“ o presuntosi. Occorre, lo ripetiamo, buonsenso. Iachini e‘ un allenatore “operaio“ abituato a fare con quello che la società gli mette a disposizione. E lo fa in silenzio, con la discrezione diligente di chi rispetta la società per cui lavora. In un‘epoca tanto drammatica come questa che purtroppo non si può ancora definire di “post covid“, quella di Iachini è la prima vera scelta di calcio che Rocco ha fatto. Come si dice, io sto con Rocco