Commisso dall’America non ha seguito Carosello con lo spot “Cala cala trinchetto”. Ecco le sparate del presidente viola
“Voglio che la Fiorentina sia la prima squadra nel mondo, contenti (ride, ndr)? Qualcuno mi ha chiesto se possiamo fare come l’Atalanta, che ha un presidente come Percassi che conosce bene il calcio ma ha iniziato in Serie B e gli ci sono voluti 6-7 anni per diventare competitiva ad alti livelli. Guardate Saputo al Bologna, nei primi 5 anni non hanno mai fatto 49 punti. Quindi Rocco al primo anno ha fatto meglio di Percassi e di Saputo, ma anche di Cairo al Torino, di Lotito alla Lazio e De Laurentiis al Napoli. Rispetto ai Della Valle, hanno comprato la Fiorentina per quasi niente, sono stati in C e in B e al primo anno di A sono arrivati sedicesimi con 42 punti. Sento tante critiche e invece dovrebbero dire che questo è stato un successone, considerate anche tutte le difficoltà di questa stagione, compreso il Covid che ha colpito la nostra squadra. Pochissimi o forse nessuno al primo anno hanno fatto i risultati di Rocco. L’ambizione e la voglia è di fare sempre meglio. Io vorrei vincere domani, ma sono pratico e capisco che è difficile arrivare al secondo anno ai primissimi posti. Il calcio è un’industria molto competitiva e non posso fare promesse. Quindi per prima cosa dico che dobbiamo stare nella parte sinistra della classifica e migliorarci sempre.”
I soldi non sono un problema, ma…
“LA vera situazione è che se non ci sono i ricavi non si può andare da nessuna parte. Se non ho i ricavi di Juventus, Milan, Inter, Napoli, Lazio, Atalanta è difficoltoso arrivare a certi livelli, non impossibile ma molto difficile. Ci sono club che arrivano a 400 milioni di ricavi, noi siamo a meno di 100. A parte che c’è il Fair Play Finanziario, ma comunque Rocco non ha intenzione di perdere 50 o 100 milioni all’anno. Ho detto che i soldi non sono un problema, ma non vuol dire che li butto. Ci ho messo meno di 24 ore per pagare i Della Valle, non ho bisogno di fare debiti per investire. I soldi veri che sono stati spesi fino ad oggi sono 200 milioni e in più ci sono i saldi degli acquisti di gennaio e le spese per il centro sportivo, si arriva già a 350 milioni. Nessun presidente al primo anno ha speso questi soldi in Italia, a parte Mister Lee che li ha buttati nel Milan, forse solo Suning”.
Il mercato viola
“Non ho ancora parlato con Joe e Daniele, ma comunque le strategie devono restare segrete, non posso dire pubblicamente i nostri obiettivi altrimenti il prezzo salirebbe. Chiesa? Non ho mai criticato Federico, gli vogliamo un bene immenso perchè è un ragazzo in gamba. L’anno scorso l’ho tenuto perchè credevo fosse la cosa giusta da fare e non potevo presentarmi alla Fiorentina cedendo il giocatore più importante. Dopo di che abbiamo parlato con Chiesa e con suo padre e gli ho detto che se vuole andarsene sono disposto ad accontentarlo, se ci danno i soldi giusti. Ora devo riparlarci e sapere cosa vuole fare. Amrabat? E’ vero che ho detto io a Pradè di prendere questo ragazzo, è stato l’unico caso. Tutti gli altri giocatori sono stati decisi da Barone e Pradè e tutti i meriti o le colpe sono loro. Forse abbiamo fatto 1-2 sbagli, tipo Pedro, ma ci sono stati anche molti buoni acquisti. Il giudizio sul lavoro dei miei dirigenti non lo dico pubblicamente ma me lo tengo per me. La 10 a Castrovilli? Quella maglia ha una storia particolare, l’ha indossata Antognoni e bisogna meritarsela. Ma questa decisione non spetta a me, decideranno Iachini con Barone e Pradè, se credono che Castrovilli debba prenderla io sono contentissimo”.
Stadio e centro sportivo
“Le parole del soprintendente Pessina mi sembravano incoraggianti sul centro sportivo. Spero che sia davvero così, che ci lascino andare avanti e non distruggano il nostro progetto. Se le cose non vanno nel modo giusto e se i costi diventano eccessivi, l’investimento a Bagno a Ripoli non si farà (LA RISPOSTA DEL SINDACO CASINI). Sono disposto ad abbandonare tutto, come già ho fatto con la Mercafir. Io sono una persona pratica e so fino a dove è giusto negoziare e quando è il momento di dire basta. Lo stadio? Non so cosa succederà. Nelle strutture della Mediacom ho investito 3 miliardi di dollari in 10 anni, ci metto due ore per sbloccare un investimento di 300 milioni all’anno, vorrei fare lo stesso in Italia ma ho già perso molta fiducia nella politica. Ci vuole troppo tempo per fare le cose. La Soprintendenza dovrebbe avere un ruolo limitato sugli stadi e la legge andrebbe applicata allo stesso modo a Milano, Bologna, Firenze”.