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Prato, il successo di Dek Italian Bistrot, il ristorante eclettico tutto da vivere

Redazione
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di Elisabetta Failla

Nel cuore di Prato, in Piazza delle Carceri, di fronte alla Basilica di Santa Maria di Giuliano da Sangallo, capolavoro artistico e monumentale del primo Rinascimento, è possibile sedersi all’aperto circondati da centinaia di lucine che scaldano l’atmosfera come in un film d’altri tempi. Questo è Il Dek – Italian Bistrot, nato nel 2014 ma solo nel 2016, in seguito ad una ristrutturazione, è diventato uno dei punti di riferimento del centro pratese, un luogo di incontro dove trascorrere momenti di sapore e convivialità. Qui i rapporti tra persone si legano alla perfezione con una cucina dai sapori definiti e variegati, disponibile sette giorni su sette.

 “Il Dek è un locale di tutti e per tutti con una proposta gastronomica che sia di identità ma anche confortevole e dove il pesce è il protagonista” – spiega Francesco Secci, giovane mente e cuore oltre che fondatore del Dek Italian Bistrot – Per questo ci concentriamo sulla qualità della materia prima cui diamo una nostra interpretazione, declinandola a nostro piacere.  Inoltre, con “Shark”, la bottega del pesce adiacente a Dek, abbiamo sviluppato alcuni prodotti innovativi. Si tratta di salumi di pesce, autentiche eccellenze di gusto di cui abbiamo inventato la ricetta e le sue declinazioni e che utilizziamo in maniera trasversale, sia nella proposta del Bistrot che del Fish Bar. E’ un progetto di cui vado molto fiero e nel quale confido molto”.

Nonostante il menu preveda piatti di carne e pizze, sono sicuramente I piatti a base di pesce ad essere l’elemento identificativo di Dek. Tanto da essere un vero e proprio bistrot di mare dove stare bene per un pranzo di lavoro, una cena romantica o un’occasione con gli amici. Il locale si sviluppa in due sale, una che si affaccia sulla piazza ed un’altra più intima e raccolta all’interno del locale. Lo spazio esterno è confortevole e facile da vivere grazie alla piazza che lo circonda.

Alla base c’è una continua ricerca di sapori, profumi realizzando ricette con tecniche di preparazione tradizionali e nuove che consentono accostamenti di sapori e di ingredienti che a volte strizzano un occhio all’oriente, pizze leggere e gustose, senza dimenticare la norcineria di mare, una linea di salumi di pesce per sorprendere e conquistare. Piatti gustosi e solo apparentemente semplici.

Il vino in tutte le sue accezioni è fondamentale per accompagnare un buon piatto e i lo sanno bene.  La carta dei vini, preparata dai sommelier Felice Carlone e Matteo Palmieri, offre una scelta di etichette dove troviamo i grandi classici dalla Toscana accanto a Sassicaia, l’Ornellaia e Tignanello senza dimentica i vini dell’Itallia settentrionale con alcune incursioni nelle regioni meridionali come la Puglia. Uno spazio importante è riservato agli champagne e agli spumanti, troviamo dal Laurent Perrier al Perrier-Jouët e a vini francesi interessani come quelli della Borgogna. Presente anche la Borgogna.

“E’ una cucina che volutamente spazia in vari ambiti per offrire ai nostri clienti esperienze sempre nuove. Le spezie e le erbe aromatiche in misura equilibrata valorizzano le diverse portate, con la carne ed il pesce protagonisti – prosegue Francesco Secci – Le pietanze sono curate nella presentazione, seppure il cuore dell’esperienza da DEK è e sempre sarà, il sapore”.

La cucina da quattro anni è guidata dalla giovanissima Giulia Talanti, classe ‘95 e tanta grinta da vendere. Giulia inizia il suo percorso nella ristorazione all’interno dell’istituto alberghiero Buontalenti di Firenze, un momento formativo importante durante il quale capisce che la cucina è il suo habitat, il suo futuro, appassionante, divertente e stimolante; è un mondo che la spinge sempre a crescere ed a migliorarsi.  Al Dek, Giulia si trova ad affrontare ricette e tecniche diverse che si ispirano ad un concetto di cucina moderna. Dopo gli studi vanta esperienze in cucina al noto Principe di Piemonte di Sestriere, Alla Bottega del Buon Caffè accanto ad Antonello Sardi e con Marco Stabile dell’Ora D’aria. Ne risulta una cucina mai banale, fatta per stupire e per godersi ogni attimo di gusto.

Pur considerando la bontà dei piatti contenuti nel menu, vi inviamo a provare il menu degustazione dal titolo “Salumi d pece toscani in movimento” a disposizione tutti i giorni a pranzo e la sera su prenotazione. È in questi piatti che si nota il Talento di Giulia e la bravura di tutta la brigata di cucina.

Si inizia con gli antipasti. Per iniziare abbiamo iniziato con Chirashi all’italiana con salmone marinato, riso condito all’orientale, spezie toscane come finocchiello, cumino e chiodi di garofano, e salsa di soia e aceto di riso. Ottimo il gioco di consistenze del salmone, croccante fuori e morbido dentro, accompagnato dalla morbidezza del riso e insaporito dalla salsa.

A seguire ci è stato servito il lonzino di pesce spada al profumo di finocchietto selvatico, fiori di zucca, olio alla menta e lime. Il lonzino è stato lavorato dalla brigata di cucina come fosse un prosciutto. Il risultato è un prodotto ottimo: affumicato giustamente salato, speziato e stagionato servito con della maionese. Il risultato è un piatto molto equilibrato dove anche qui è particolare il contrasto fra la consistenza morbida del pesce spada e la croccantezza dei fiori di zucca. Interessante la presenza della menta che pulisce la bocca sul finale.

In abbinamento con questi due piatti abbiamo degustato un Cavalleri Franciacorta DOCG Blanc de Blanc. Uno Spumante Metodo Classico che si sposa perfettamente sia con il salmone che con il pesce spada in quanto, grazie al suo perlage e alla sua acidità, oltre ad essere estremamente piacevole ha anche la funzione sgrassare la bocca.

bresaola di tonno ai tre pepi

Quindi è stata la volta della bresaola di tonno ai tre pepi (bianco, rosa e verde, guacamole scomposta e pomodorini confit. Il pesce lavorato come un salume è estremamente saporito anche grazie alla presenza dei tre tipi di pepe ma la salsa e i omodorini stemperano il gusto rendendo il piatto molto equilibrato. Azzeccato anche l’abbinamento con il vino – Pouilly-Fumé AOC “La Renardière” 2018 – Domaine Bouchié Chatellier. Prodotto conSauvignon Blanc Fumé, il vino mostra tutta la tipicità della Valle della Loira: l’inconfondibile sentore fumé della pierre à fusil si intreccia in una freschissima polposa frutta gialla tropicale su accenti vegetali; note sapide, minerali e di agrumi come cedro, mandarino, ben si accompagna e ammorbidisce il sapore di questo piatto dal sapore “tosto”.

paccheri Benedetto Cavalieri, soprassata di polpo in due consistenze e ristretto di pomodoro ai profumi galizianI

Come primo piatto abbiamo assaggiato i paccheri Benedetto Cavalieri, soprassata di polpo in due consistenze e ristretto di pomodoro ai profumi galiziani. Il polpo è sia morbido che croccante perché la soprassata è passata sulla griglia. I profumi galiziani sono un mix di paprika leggera, rosmarino a cui si uniscono i pomodorini confit. Facciamo i complimenti alla chef per la cottura della pasta, piacevolmente al dente. Ottime le consistenze ma anche il gioco fra la dolcezza del pomodorino e la piccantezza dei profumi. Merito anche del vino in abbinamento, Alto Adige Sauvignon Blanc DOC della Kellerei Meran, Di colore giallo verdognolo, al naso si riconoscono note floreali, erbacee e aromatiche. Al gusto appare elegante, equilibrato ma con una bella freschezza e con acidità e persistenza sul finale. Un vino che aiuta ad apprezzare ancora di più il piatto.

Per secondo abbiamo degustato un particolare Club Sandwich con salsiccia di pesce, maionese senapata, insalata di pomodoro dove abbiamo apprezzato la salsiccia, composta da tonno crudo e seppia cotta a bassa temperatura unita al finocchietto selvatico. Ottimo il pane del sandwich fatto in casa.

vitel tonnè secondo Giulia

A seguire il vitel tonnè secondo Giulia. La particolarità è innanzitutto la cottura del tonno, che Giulia definisce roast fish, ovvero grigliato all’esterno e crudo all’intero, unito alla tartare di manzo, joice di manzo, cipolla in agrodolce e salsa tonnata. La chef ritorna qui a riproporci un’interessante gioco di consistenze tra tonno e manzo e fra morbidezza e croccantezza. Il risultato è un piatto particolare, equilibrato. ma molto piacevole.

In abbinamento ci sono stati proposti due vino: Alto Adige Val Venosta Pinot Nero sempre della Kellerei Meran e Podere Ritorti Bolgheri DOC Rosso Superiore 2015. Dei due ci è sembrato più adatto ll Pinot nero, di colore rosso scarico, fresco con un delicato profumo di ciliegia e frutti rossi, dal sapore delicato, elegante e complesso. Ottimo anche il Bolgheri rosso ma sovrasta troppo il club sandwich coprendone il gusto. Prodotto con 80% di cabernet Sauvignon e 20% di Cabernet Frank, Merlot e Syrah, ha un colore rosso rubino intenso, è complesso, al naso con un sentori di fiori e frutta rossa, spezie dolci in bocca è morbido con un bel tannino delicato e setoso ed una bella persistenza sul finale. Troppo per due piatti a base di pesce. Il menu degustazione è terminato con un ottimo zuccotto.

Club Sandwich con i vini in degustazione

Da segnalare infine i cocktail, sapientemente realizzati da Manola Giusti, sono proposti anche per accompagnare i piatti del menu, grazie al lungo lavoro di ricerca e sinergia svolto con la cucina. Preparazioni adatte ad ogni gusto e palato più esperto, senza mai dimenticare la perfetta esecuzione dei cocktail classici internazionali.

Tra i signature degno di nota il suo Americano al velluto di birra, un cocktail composto da Vermouth di Prato “Nunquam”, Campari, Velluto di birra artigianale. Il Dek vanta inoltre un’ampia e diversificata selezione di Vermouth e Gin Toscani, proponendo etichette classiche insieme a prodotti di nicchia e ricercati, come ad esempio l’Only Ju Tuscan London Dry Gin o il Be Eight Italian Craft Gin e ancora il Vermouth rosso by Taccola o il Vermouth di Torino il Reale.

Zuccotto

 

Il Dek Italian Bistrot
Piazza delle Carceri, 1/2Prato
Tel. +39 0574 475476 –  info@decanteristorante.it
www.decanteristorante.it

Aperto 7 giorni su 7 a pranzo e cena

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