Sarà una lavoro lungo e problematico rimettere assieme i cocci di questa Fiorentina. Prandelli non se lo meritava e forse anche lui non pensava di essersi trovato di fronte a una situazione del genere. Squadra svogliata con un tasso tecnico di basso livello. A cominciare da Biraghi, il nazionale Biraghi che non riesce a stoppare un pallone dando il via libera all’azione del gol. Se poi ad basso livello aggiungiamo che nessuno corre o si inserisce negli spazi liberi, il gioco è fatto.
L’ANALISI DI PRANDELLI
“Vlahovic lavoro di tecnica? Credo che oltre a lui ne abbiano bisogno tutti, il primo controllo è determinante.
Castrovilli? Doveva chiudere le manovre sul centrocampista bassi e doveva farsi trovare tra le linee ma è stata lenta la manovra.
Condizione fisica? Abbiamo lavorato parecchio e forse hanno risentito anche questo ma se vuoi intensità devi lavorare molto.
Mancanza di personalità nei momenti chiave? Diventa straordinaria quando la squadra ha un’idea di come sviluppare gioco e difendere, sono molto deluso ma avevamo preparato la gara con Bonaventura e Ribery ma uno non ha giocato e l’altro è uscito dopo 40′, e li sono nate le paure. Siamo molto fragili da un punto di vista psicologico e nervoso. Ognuno vive la propria fragilità a modo suo, siamo stati lenti e non siamo stati squadra.
La paura che frena la squadra? Tutti dicono che la squadra sia forte ma al tempo stesso è fragile, e quando non va bene… Alcuni si nascondono nella manovra e diventiamo prevedibili c’è da lavorare.
Mercato? Non vi risponderò mai su questo, per me i giocatori che ho vanno migliorati.
Mancanza di reazione? L’interpretazione che è stata data è sbagliata, dovevamo cercare la continuità negli esterni ma cercando la verticalità abbiamo subito diversi contropiede, non è un discorso di sistema di gioco ma proprio di squadra”.