Si tornerà in classe l’11 gennaio e non più il 7, come invece avrebbe voluto la Toscana, già pronta all’apertura grazie al potenziamento dei trasporti e alle nuove norme per la prevenzione nelle scuole.
La Toscana, quindi, non farà ripartire la scuola superiore in presenza il 7 gennaio. A deciderlo è stato il Consiglio dei ministri di ieri sera, dopo che nella Conferenza Stato-Regioni, la maggioranza di quest’ultime aveva espresso perplessità sulla riapertura.
L’attività sarà regolare per la scuola media, mentre per le superiori si dovrà aspettare l’11 gennaio per il 50% in DAD, come previsto in tutta Italia.
La Regione ha messo a punto e finanziato interventi sulla scuola e i trasporti per fare in modo che la ripresa possa avvenire in tutta sicurezza, nel rispetto delle norme anti-Covid. Gli interventi sono stati proposti dagli assessori ai trasporti, Stefano Baccelli, alla salute, Simone Bezzini, e all’istruzione, Alessandra Nardini.
Dal 7 gennaio saranno 329 i bus aggiuntivi rispetto alle corse già predisposte finora per il trasporto pubblico. Il finanziamento di questo progetto è stato di 4 milioni di euro ed è stato proposto dall’assessore Baccelli. Verrà anche attivato il servizio Ti accompagno con tutor (guardie giurate, personale di associazioni di volontariato o di cooperative sociali) che presidieranno le fermate e gestiranno il flusso degli utenti, li informeranno sui mezzi in arrivo, monitoreranno i flussi e gestiranno le possibili criticità.
Il giorno della ripartenza partirà anche il progetto “Scuole sicure”, campagna di monitoraggio e screening proposta dall’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini. Nel momento in cui ci sarà un nuovo positivo ci saranno specifiche procedure: caso positivo registrato fuori dall’ambiente scolastico: il tampone sarà fatto entro 1 giorno e il risultato viene assicurato entro le 6 ore; per il caso sospetto registrato durante le attività scolastiche è prevista l’esecuzione di un tampone antigenico subito o nel più vicino drive through: se il test è positivo sono avviate le procedure standard di tracciamento.
Il progetto prevede inoltre degli screening nelle scuole mediante test antigenici rapidi.
I progetti sono nati dal confronto e dalla collaborazione fra il mondo della scuola e gli altri soggetti che fanno riferimento al “Cantiere scuola”, che è stato coordinato dall’assessora regionale all’istruzione, Alessandra Nardini.