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Giani, Bonaccini, Nardella e Merola portano avanti una nuova “alleanza storica” tra Toscana e Emilia-Romagna

Lorenzo Ottanelli
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Una nuova “alleanza strategica” tra Toscana e Emilia Romagna e tra Firenze e Bologna, per la creazione di eventi e la collaborazione su nuovi progetti tra le due regioni. Ieri a Bologna si è svolto un incontro tra Giani, Bonaccini, Nardella e Merola.

L’idea è quella di creare sinergie in ambiti rilevanti del territorio: cultura, turismo, sulla tutela e lo sviluppo dell’Appennino, sulla tutela e la connessione tra i due mari. Ma anche connessioni tra le città d’arte; per i saperi e l’alta formazione, con le università e i centri di ricerca; le infrastrutture, con opere a cavallo fra le due regioni di importanza fondamentale per la mobilità delle persone e la competitività dei territori come la Pontremolese, o la Ciclovia del Sole, così come assi stradali e autostradali fondamentali per l’intero Paese.

Ma anche sanità e welfare; l’innovazione, il digitale e le nuove tecnologie. Quindi una fortissima attenzione per le aree montane; i servizi, a partire dalla gestione dei rifiuti.

Capitolo rilevante è quello dello sport. Tanti gli obiettivi, tra cui quello di avere il Tour de France nel 2024 fra Firenze e Bologna. Ma soprattutto portare avanti il progetto delle Olimpiadi 2032 in Toscana ed Emilia Romagna con Firenze e Bologna capofila. I presidenti Bonaccini e Giani, d’intesa con i sindaci Merola e Nardella, hanno quindi dato mandato ai rispettivi uffici di definire il nuovo protocollo di collaborazione.

Un percorso condiviso che da subito avrà effetti concreti rispetto alla valorizzazione dei territori e alla crescita delle comunità locali in un’ottica di sostenibilità economica e sociale, che prendono il via con le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante.

«Un passaggio di grande rilievo, che rafforza la collaborazione già avviata in questi anni ed estende  il lavoro comune ad altri settori e iniziative – sottolinea il presidente Giani – In alcuni campi avremo risultati concreti a breve, altri si dispiegheranno nei prossimi anni, ma soprattutto Emilia e Toscana insieme potranno esercitare un ruolo ancora più incisivo su tante questioni».

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