Fiorentina e Sampdoria hanno pareggiato 2-2 nel posticipo della 15a giornata del campionato di Serie A. Viola avanti al 22′ con Savic, replica dei blucerchiati al 48′ con Krsticic. Un’autorete di Rodriguez al 72′ ga regalato il vantaggio alla Samp, ma ancora Savic al 75′ e’ andato a segno per il definitivo 2-2. La Fiorentina, con 29 punti, è quarta con la Lazio. La Sampdoria sale a 17.
LE PAGELLE
VIVIANO 5: Incerto, anche sui palloni più facili. Vedi quella respinta da paura nel primo tempo che, solo per l’imprecisione degli avversari, non si tramuta in gol subito. Sulle reti incassate non è colpevole, ma trasmette insicurezza all’intero reparto e questa sta diventando una pericolosa costante.
TOMOVIC 5,5: Montella lo preferisce a Roncaglia, una scelta che forse stupisce anche lui. Non è il solito giocatore tranquillo e pulito negli interventi. La tanta panchina degli ultimi tempi lo ha un po’ arrugginito.
GONZALO RODRIGUEZ 5,5: E’ lui a scaraventare la palla in rete per il vantaggio blucerchiato. Un autogol dettato dallo sbandamento di una difesa che, stavolta, non riesce a guidare con la consueta maestria. E anche in occasione del primo gol il suo reparto è in palese confusione.
SAVIC 7: Realizza una doppietta spettacolosa e grazie a lui la Fiorentina evita una figuraccia. I suoi gol impressionano per tempismo e per forza fisica. Forsesi fa saltare con troppa facilità in occasione della prima rete della Samp, ma si rifà e con gli interessi.
CUADRADO 5,5: Ha la luna storta e non è la freccia inarrestabile vista nelle precedenti esibizioni. I difensori della Samp gli massaggiano subito le caviglie, senza che Valeri intervenga e, forse, questo lo frena. Nell’azione del primo gol blucerchiato perde palla e non rincorre l’avversario. E’ questa la pecca più grande della sua notte spenta.
BORJA VALERO 5,5: Non è in grande serata e si vede dalla quantità di palle perse che, per uno come lui, sono una rarità assoluta. Forse l’impiego, anche se part time, in Coppa Italia lo ha svuotato sia mentalmente che fisicamente. Dal 40’ st MIGLIACCIO s.v.
PIZARRO 6+: Incassa dopo pochi minuti il “solito” cartellino giallo per un fallo di mano. La circostanza lo innervosisce, determinando una inconsueta imprecisione nei passaggi, che non gli appartiene. Si riprende nel secondo tempo, ma non è il solito entusiasmante “Pek”.
ROMULO 5: Fa quel che può, ovvero tanta corsa, ma anche tanta confusione in mezzo al campo. Insomma gira a vuoto e Montella lo estrae dalla contesa prima del quarto d’ora della ripresa. Dal 13’st SEFEROVIC 6: Entra per dare peso e fisicità a un attacco spuntato. Riesce quasi subito a metterla dentro, ma il guardalinee sbandiera il fuorigioco. E’ volenteroso, ma non riesce a incidere come potrebbe.
PASQUAL 5,5: Mancano i suoi traversoni e le sue sgroppate sulla fascia. Sembra frenato nella corsa, quasi preoccupato di non riuscire a rientrare in tempo.
MATI FERNANDEZ 5: Gioca nel suo ruolo e stavolta ha non ha alibi di sorta. Galleggia tra le linee senza costrutto. Dalla sua tecnica sopraffina lascia solo una traccia: quel dribbling che varrebbe il rigore, non fischiato da Valeri. Davvero troppo poco per uno che continua a fallire tutte le occasioni per emergere dal grigiore. Dal 25’ st AQUILANI 6: Secondo il dottore non era disponibile. Montella non solo lo convoca, ma lo chiama anche in causa nella ripresa. Nel finale ha la chance per griffare una vittoria all’ultimo tuffo, ma non riesce a dare forza al pallone a tu per tu col portiere. Comunque la sua sola presenza scuote dal torpore la Fiorentina.
EL HAMDAOUI 5: Fa una fatica del diavolo a trovare la posizione. D’accordo, Mati Ferandez è distante anni luce e lui resta isolato. Ma la situazione non migliora neppure quando entra Seferovic, che dovrebbe aprirgli spazi invitanti. La versione dal primo minuto, per adesso, non convince. Molto meglio quando entra a gara in corso, con le difese avversarie stanche.
MONTELLA 5,5: Fa riposare Roncaglia e la mossa stupisce perché l’argentino è una delle anime della squadra. Nel primo tempo disegna una Fiorentina che, stavolta, non convince. Si corregge nella ripresa, ma non fa in tempo a evitare il gol del provvisorio pareggio doriano. Poi, quando la Samp passa addirittura in vantaggio, rimette insieme i cocci, ma è troppo tardi per centrare una vittoria che sarebbe stata preziosissima.
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