Continua la querelle fra Guccio Gucci e la Gucci

Continua la querelle tra Guccio Gucci e la maison fiorentina Gucci, oggi di proprieta’ della holding francese PPR. Stamani l’ufficio stampa di Guccio Gucci ha diffuso un comunicato con i dettagli di un ricorso presentato al tribunale di Firenze contro Gucci. E il tribunale, spiega la nota, si e’ pronunciato, ”inaudita altera parte”, cioe’ senza aver sentito la Gucci, ”inibendo” alla multinazionale ”la continuazione di contatti con i clienti dell’italiana ToBeG Srl in qualsiasi modo e forma per intimare di non procedere con acquisti o rapporti commerciali con la ricorrente relativamente ai prodotti recanti il segno ToBeG”. Lo stesso tribunale, continua la nota, ha emesso anche un provvedimento con il quale dispone che la Gucci ”paghi una penale di euro 20.000 euro per ogni violazione o inosservanza della disposta inibitoria successivamente constata e per ogni giorno di ritardo nella sua esecuzione”. Il provvedimento potra’ essere confermato o revocato con un’ordinanza. Il giudice, al momento, ha sentito l’accusa: il 23 gennaio 2013 ci sara’ l’udienza in cui verra’ ascoltata la versione di Gucci che oggi, chiamata in causa, ha preso posizione: ”Tale provvedimento e’ stato concesso solo in via temporanea, sulla base di una ricostruzione fuorviante dei fatti, e la Gucci e’ certa che sara’ comunque revocato non appena il giudice avra’ avuto modo di conoscere la sua versione dei fatti”. Insomma le due griffe si scontrano per via legali, ma non e’ la prima volta: il 12 luglio 2012 e’ stata emessa un’ordinanza dal tribunale di Firenze che ha inibito a ToBeG l’utilizzo nella pubblicita’ dei segni Guccio Gucci e Gucci, con efficacia estesa all’Unione Europea. Un’ordinanza che non ha posto fine alla ‘battaglia legale’. Nella nota di Gucci si sottolinea che nonostante l’ordinanza ”la ToBeG ha continuato a usare indebitamente i marchi registrati nella comunicazione commerciale e nel suo sito Internet, inducendo la Gucci stessa a intraprendere in ambito europeo una serie di iniziative legali a tutela dei suoi diritti esclusivi”. Insomma, tutto sembra essere solo l’inizio di una vicenda che potrebbe andare per le lunghe.